Home News Decaro presidente della commissione Ambiente al Parlamento europeo, Emiliano: «Orgogliosi»

Decaro presidente della commissione Ambiente al Parlamento europeo, Emiliano: «Orgogliosi»

«Sarò un presidente del dialogo ma gli obiettivi climatici fissati restano una priorità». Così Antonio Decaro eletto questa mattina al ruolo di presidente della commissione Envi per l’ambiente, la sanità e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo. Dopo i saluti iniziali e i ringraziamenti a Pascal Canfin, presidente uscente, Decaro ha ricordato l’enorme lavoro portato avanti nella commissione con l’impegno di proseguire sulla stressa strada.

«Nel solco di quanto è stato fatto, continueremo a dare risposte alle tante emergenze quotidiane legate ai temi che nella Commissione Envi affronteremo. Ma non dobbiamo perdere di vista il senso delle sfide straordinarie che siamo chiamati ad affrontare. Non c’è solo il futuro del nostro continente in gioco ma un nuovo approccio globale alla risorsa pianeta». 

«L’obiettivo di conseguire pienamente il nuovo Green deal è certamente una sfida ambiziosa ma non impossibile – ha esordito Decaro in aula – così come quella sulla sicurezza alimentare e sulla sanità pubblica. Bisogna lavorare per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente per ridefinire le relazioni con la salute, le produzioni, il commercio e la lotta contro lo spreco e la povertà alimentare. La presidente della Commissione Ursula Von der Leyen ha parlato del Mar Mediterraneo, noi in commissione Envi parleremo del fatto che nel 2023 è stato proprio il Mare nostrum il bacino a riscaldarsi di più nel mondo. Con le evidenti conseguenze che si riscontrano nella vita dei Paesi che vi si affacciano: dall’agricoltura, alla pesca, all’idrologia, all’evoluzione meteo, alla salute delle popolazioni. Senza dimenticare i gravi rischi che già oggi la società sta creando. Affronteremo il tema della transizione verde garantendo investimenti pubblici e stimolando quelli privati su larga scala così da riuscire a salvaguardare e integrare tutti i settori dell’economia nel percorso di transizione senza lasciare indietro nessuno».

«L’impegno più ambizioso sarà quello di coniugare le sfide ambientali con lo sviluppo di nuovi modelli di crescita economica sostenibile e sociale – prosegue Decaro –. Sulla sanità pubblica, infine tracceremo i prossimi passi verso una vera e propria Unione europea della salute con politiche mirate alla sicurezza dell’approvvigionamento e l’accesso ai farmaci e ai dispositivi medici. Non ci sono motivi e non c’è tempo per tornare indietro. Saremo vigili sugli impegni presi e incalzeremo la Commissione affinché non ci siano tentennamenti sugli impegni presi con il futuro dell’Europa».

Emiliano: «La notizia della nomina di Antonio Decaro ci inorgoglisce e ci carica di grandi responsabilità»

«La notizia della nomina di Antonio Decaro a presidente della commissione Ambiente del Parlamento europeo ci inorgoglisce e ci carica di grandi responsabilità». Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

«La Puglia – aggiunge Emiliano – in questi anni ha lottato strenuamente per attuare i principi della transizione energetica, della decarbonizzazione delle imprese ad alto tasso di emissioni, dell’economia circolare, mantenendo il primato in Italia della produzione di energia da fonti alternative. Siamo la regione che ha il mare più pulito d’Italia, che ha attuato bonifiche ambientali di grande importanza in particolare nelle province di Bari, Taranto, Brindisi e Foggia. Siamo convinti che Antonio Decaro sosterrà, anche per l’esperienza che ha maturato come sindaco, le nostre battaglie per limitare l’uso del suolo, per garantire i fattori di salute dei pugliesi e degli europei e per attuare il Green New Deal rendendolo compatibile con le esigenze dell’economia e dello sviluppo. La storia di Antonio Decaro come ingegnere esperto, in particolare, di mobilità sostenibile ci dà garanzia di poter attuare rapidamente tutti i progetti infrastrutturali in corso che alleggeriranno il carico ambientale del trasporto e che ne rafforzeranno la sicurezza». 

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