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mercoledì 23 Ottobre 2024
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Dune e mare negato, da Conversano l’idea di una raccolta firme: «Abroghiamo la norma che toglie i vincoli»

Cittadini attenti all’ambiente, professori universitari impegnati e attivisti ecologici si sono riuniti lo scorso 24 agosto a Conversano per discutere e affrontare le principali questioni legate all’accesso ristretto alle spiagge libere di Costa Ripagnola e l’indebolimento delle misure di protezione ambientale dovuto alla recente modifica della legge 17/2015 da parte del consiglio regionale.

La decisione di consentire alle concessioni demaniali di includere anche i cordoni dunali, precedentemente vincolati, ha sollevato un’ondata di preoccupazione tra i presenti. Questo cambiamento metterebbe di fatto a disposizione degli stabilimenti balneari una risorsa naturale fragile e preziosa.

Le spiagge, che un tempo erano accessibili a tutti, rischierebbero di essere limitate nell’accesso e compromesse dal sovrasfruttamento. Dopo un’intensa discussione, sono state proposte diverse iniziative concrete per affrontare questa situazione. Pino Gasparro, stimato cittadino di Conversano ed ex funzionario della Regione Puglia, ha lanciato un’idea: avviare una iniziativa legislativa popolare per l’abrogazione della norma che toglie i vincoli alle dune. Questo sforzo richiederà il sostegno di almeno 50.000 firme.

Un altro aspetto discusso è stato il rilevamento di ben 16 passaggi pedonali negati ai bagnanti nel tratto costiero che va da Bari a Monopoli Nord. Il portavoce del comitato dei cittadini di Cozze, Antonio Renna, ha preso la parola per chiedere un’azione risoluta e proporre la formazione di una delegazione composta anche dai sindaci di Mola di Bari, Monopoli e Polignano a Mare, al fine di interpellare il procuratore Rossi.

L’obiettivo è portare queste iniziative di blocco dei passaggi verso le spiagge libere sul piano legale, spingendo per un’azione penale a tutela dei diritti dei cittadini. Durante l’incontro, è emersa anche una problematica legata all’ospitalità dei turisti che arrivano con i camper. La carenza di aree riservate a camper e tende è stata sottolineata come un grave deficit nell’accoglienza turistica. Questo ha suscitato un ulteriore dibattito sulla necessità di un’organizzazione più accurata e sostenibile nell’approccio al turismo, in modo da proteggere l’ambiente e offrire un’esperienza positiva ai visitatori. L’incontro si è concluso con un senso di unità e impegno.

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