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domenica 13 Ottobre 2024
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Emergenza a Scanzano. Tre incendi in 5 giorni: paura per l’ennesimo stabilimento distrutto

È emergenza sicurezza a Scanzano Jonico, località in cui si sono verificati tre incendi pericolosi in cinque giorni. Nonostante in Basilicata, lo scorso 7 marzo, sia stata inaugurata una sezione della Direzione Investigativa Antimafia, la comunità vive sentimenti di paura e sgomento a causa dei continui attacchi che gli imprenditori del territorio sono costretti a subire, specialmente i proprietari degli stabilimenti balneari.

La scorsa notte le fiamme hanno raggiunto il lido “La Kicca” di Terzo Cavone, distruggendo quanto predisposto in vista dell’imminente periodo estivo.  Alle prime luci dell’alba l’intervento dei vigili del fuoco impegnati a domare l’incendio che, di fatto, aveva già devastato l’intera struttura, rendendola completamente inutilizzabile.

Oramai non ci sono più dubbi sull’azione: gesti mirati, pianificati e messi in pratica da mafiosi che controllano la zona e continuano a lanciare segnali di allarme. Inizialmente il lido “Baia delle scimmie”, poi il “Cloè Beach Club” e nella notte tra il 18 e il 19 si è verificato anche il terzo attacco. Si tratta dell’ennesimo episodio che conferma la gravità del problema e, purtroppo, l’origine dolosa.

Il procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lucano, Francesco Curcio era intervenuto sui tristi avvenimenti, parlando di «un gravissimo fenomeno che conferma la giustezza degli allarmi che abbiamo lanciato da tempo e che evocano sicuramente scenari di tipo mafioso altamente preoccupanti». Curcio aveva anche confermato le indagini per accertare i responsabili, non escludendo che potessero essere «dei componenti dei nuovi sodalizi criminali presenti sul territorio».

Mercoledì mattina, a Matera, si è tenuta una riunione in prefettura per la sottoscrizione di un protocollo di intesa che coinvolge il Prefetto, le forze dell’ordine e alcuni sindaci della provincia della Città dei Sassi.  Le parti hanno sottoscritto un accordo finalizzato ad «implementare le misure di prevenzione e contrasto ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nelle attività turistico – alberghiere e della ristorazione, nonché negli altri settori dell’economia commerciale e dei servizi, attraverso l’estensione a tali ambiti dei controlli antimafia».

In paese è tanta la preoccupazione nella cittadinanza che chiede, a gran voce, un intervento immediato e concreto dello Stato per esprimere vicinanza, ma soprattutto fronteggiare questa situazione angosciante.

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