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sabato 31 Agosto 2024
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Emergenza sangue nella Bat, la richiesta di aiuto di Cosimo Cannito: «I malati non vanno in ferie»

Scorte ridotte al minimo e richieste in aumento. Nella provincia di Barletta-Andria-Trani è emergenza sangue. Un problema che si ripropone ogni estate ma che quest’anno sta mettendo a dura prova l’intero sistema sanitario. La necessità di sangue per interventi chirurgici, incidenti e trattamenti per malattie croniche richiede una disponibilità costante. Ma il vero obiettivo è quello di essere pronti a dover affrontare ogni eventuale emergenza. Ed è quello che si sta verificando a Barletta in questi giorni con la richiesta di aiuto che gli amici di una 20enne hanno lanciato, proprio perché la giovane ha bisogno con urgenza di sangue, del gruppo 0 RH positivo.

La solidarietà

Centinaia le condivisioni sul web. Anche il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, ha invitato tutti a donare il sangue. «So di poter contare sullo spirito solidale dei miei concittadini e della comunità in generale – ha detto in un messaggio – la sensibilità deve sempre prevalere sull’indifferenza». Al suo appello si è aggiunto quello dell’Avis. «Servono tutti i gruppi sanguigni – sottolinea il dottor Leonardo Santo, presidente della sezione locale dell’Associazione volontari del sangue – specialmente quelli di gruppo Zero. I malati non vanno in ferie in estate e gli ospedali non chiudono mai».

I donatori

Non si è trattato solo di un passaparola social. Nelle ultime ore, infatti, il numero dei donatori è aumentato. «Ma non basta – spiega il dottor Sabino Falco, in prima linea nel reparto di Medicina trasfusionale dell’ospedale “Dimiccoli” di Barletta – le donazioni servono proprio a scongiurare il rischio che si verifichi un’emergenza legata alla carenza di sangue, piastrine e plasma. È fondamentale la collaborazione di tutti. Ogni goccia di sangue è davvero preziosa».

L’emergenza

Sta anche nel fatto che all’ospedale di Barletta fanno riferimento i Pronto soccorso della provincia e gli ospedali di Trani e Bisceglie. Il che rende le cose ancora più complicate, considerando, inoltre, che il sangue donato durante le ore della mattina deve affrontare una serie di passaggi per essere poi utilizzato non prima di sera. Ecco perché pure nel weekend i medici saranno a disposizione dei donatori. Anche di chi dona per la prima volta, come Agata, 30enne barlettana. «È stato davvero facile e veloce – racconta – e sapendo che il mio sangue potrebbe salvare delle vite, mi sono sentita parte di qualcosa di più grande».

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