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giovedì 19 Settembre 2024
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Fials: «Giù le mani dalla riabilitazione psichiatrica pugliese»

«Con grande sorpresa, dalla lettura del testo della proposta di Legge “omnibus”, licenziata dalla I Commissione del Consiglio Regionale della Puglia, apprendiamo di un ennesimo tentativo di “smontare” un presidio di civiltà e di tutela della salute quale quello della riabilitazione psichiatrica». Così in una nota la Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità.          

«In particolare, il rubricato art. 19 si palesa quale vero e proprio tentativo di speculare sulla salute dei più deboli, soprattutto dei pazienti psichiatrici. È fuori da ogni logica, infatti, pensare di trasformare le “case per la vita” in CRAP estensive, soprattutto in un momento in cui il fabbisogno di CRAP in Puglia è più che sufficiente, senza contare che ci sono addirittura Centri Diurni dove mancano i pazienti e senza contare che, nelle ristrettezze del bilancio della sanità pugliese, la proposta non è ipotizzabile nemmeno dal punto di vista economico».       

«A nostro giudizio si tratta, ancora una volta, di un tentativo di entrare nell’alveo della sanità attraverso veri e propri escamotage. Le strutture della riabilitazione psichiatrica pugliese devono, infatti, essere rispondenti al reale fabbisogno di salute e non si deve creare caos e confusione. Il Governo regionale della Puglia deve intervenire senza ulteriore indugio confermando il principio fondamentale per le strutture sanitarie, che vi sia corrispondenza dell’offerta rispetto al fabbisogno, cancellando il predetto art. 19».       

«Con molta probabilità siamo in presenza anche di un vero e proprio tentativo di sanare situazioni insanabili per scadenza dei termini di autorizzazioni comunali vecchie e scadute. Non si può consentire a coloro i quali nel passato hanno scelto di creare tante “CASE PER LA VITA”, che evidentemente hanno difficoltà a riempire,  di trasformarle in strutture riabilitative psichiatriche, che evidentemente hanno una remunerazione per ogni singolo posto letto che è circa il doppio di quello delle “case per la vita”».  

«Riteniamo che vada perseguita la salvaguardia del modello di riabilitazione psichiatrica figlio dell’intuizione di Franco Basaglia e costituito, come prevede l’attuale normativa regionale, da un circuito “virtuoso” della riabilitazione in cui esistono strutture coerenti, che vanno dalle CRAP ai Centri Diurni, in modo tale che il paziente venga seguito virtuosamente dal momento di crisi acuta al suo inserimento sociale nel territorio di appartenenza».     

«Per queste motivazioni difenderemo in ogni sede il diritto alla riabilitazione psichiatrica in Puglia insieme ai familiari degli utenti ed agli Enti Gestori».

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