Si è svolto oggi, in prefettura a Bari, una riunione per analizzare gli aspetti tecnico-organizzativi della pianificazione sanitaria del G7 in programma dal 13 al 15 giugno prossimi in Puglia.
All’incontro era presente il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che, è spiegato in una nota dell’Ente, «non ha potuto essere presente in aula durante le interrogazioni in Consiglio regionale».
La precisazione arriva anche a seguito delle dichiarazioni del gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale pugliese che ha attaccato il governatore pugliese per essersi assentato dall’assise a pochi giorni dagli arresti per voto di scambio e dalle dimissioni dell’assessora ai Trasporti, Anita Maurodinoia.
L’attacco di Fratelli d’Italia
«Nel primo Consiglio regionale dopo la pesante scossa giudiziaria che ha coinvolto Comune di Bari e Regione Puglia per voto di scambio e che ha portato alle dimissioni l’assessora Maurodinoia e la rottura del campo largo – scrivevano i consiglieri di FdI in una nota -, ci aspettavamo che il presidente Emiliano venisse in aula per assumersi la responsabilità politica di quanto stava accadendo e chiedesse scusa ai pugliesi per aver leso l’immagine della Puglia, a livello nazionale, facendola diventare un modello di trasformismo clientelare».
I consiglieri di opposizione hanno poi rimarcato che l’ex assessora è rimasta nel gruppo Pd del Consiglio regionale e non ha aderito al misto. «È la morale double-face – si legge nella nota dei consiglieri di Fratelli d’Italia -, quella tipica del centrosinistra, pronta a puntare il dito e dare lezioni di etica, ma poi di fatto nelle stanze del potere continuano a gestire tutto con le stesse logiche e gli stessi sistemi, magari convinti che prima o poi si calmeranno le acque e tutti dimenticheranno».