Manchette
lunedì 14 Ottobre 2024
Manchette
- Inread Desktop -

Michele Misseri lascia il carcere: «Mi sentivo più libero dentro». Il ritorno ad Avetrana nei prossimi giorni

«Mi sentivo più libero dentro, fuori mi sento invece incarcerato». Così Michele Misseri al suo avvocato Luca La Tanza appena uscito dal carcere di Lecce, questa mattina poco dopo le 7.

A riferire le prime parole di “zio Michele“, è proprio il legale che spiega che «fisicamente sta bene – spiega La Tanza – è molto provato a livello psicologico. Per il resto dovrà riprendere una vita tra virgolette normale, adesso. Mi ha palesato la volontà per un pò di giorni di non parlare con nessuno. Dopo uscito dal carcere – aggiunge – l’ho lasciato con una persona che lui conosce e non so dove sia andato. Oggi – precisa il legale – non sta andando ad Avetrana», nella sua abitazione in via Deledda dove Sarah fu uccisa. «Sicuramente oggi non andrà – conclude – e forse neanche domani».

Misseri, 69 anni, dopo aver scontato una condanna a otto anni per la soppressione del cadavere della nipote 15enne Sarah Scazzi, uccisa il 26 agosto del 2010, potrebbe essere raggiunto da un avviso orale, emesso dal questore di Taranto, come monito a mantenere una condotta conforme alla legge.

Il Comune di Avetrana, temendo il ritorno del «circo mediatico», ha disposto da ieri il divieto di sosta e di transito veicolare in via Deledda e nelle vie limitrofe, al fine «di scongiurare ingorghi» dovuti – si legge nell’ordinanza – «ai presumibili inusitati incrementi di flussi veicolari conseguenti alla ripercussione mediatica degli ultimi giorni» sulla scarcerazione del 69enne.

Misseri, che negli anni ha continuato a dichiarare di essere stato lui ad aver ucciso Sarah, potrà festeggiare il suo 70esimo compleanno, tra circa un mese, da uomo libero.

A uccidere la ragazza, nell’agosto del 2010, sono state, secondo una sentenza passata in giudicato, la moglie e la figlia di Misseri, Cosima Serrano e Sabrina.

Misseri era in carcere dal 2017 ed è uscito con circa un anno di anticipo beneficiando della riduzione della pena per buona condotta, e della norma “svuotacarceri”.

Un amico: «Pronto a ospitarlo»

«Per me non è stato Michele, lui è sempre stato buono. Per me non è stato lui, quello che dice non è vero». Così Vincenzo Romano, un amico d’infanzia di Michele Misseri, che questa mattina si è presentato davanti alla villetta in via Deledda 22, ad Avetrana, dove fu uccisa Sarah Scazzi, avendo saputo della scarcerazione di “zio Michele”.

«Sono contento – ha detto Romano, assediato dai cronisti – del ritorno in libertà di Michele. Gli ho scritto più volte, quasi ogni mese, mi ha raccontato la sua vita in cella, che cucinava per gli altri detenuti. Nelle lettere non parlavamo della vicenda giudiziaria anche se lui ha ripetuto in tv di essere il colpevole. Lo sto aspettando, se vuole può venire a casa mia. Può darsi che l’abbia preso mio figlio dal carcere ma ho saputo anche che si era offerto un prete di accompagnarlo».

Nelle lettere, Michele gli «chiedeva dei suoi terreni. Quando arriva qui – ha detto Vincenzo Romano – si occuperà prima di tutto di sistemare la casa. Penso che voglia venire a vivere qui. Mai una parola comunque su moglie e figlia. Diceva che era stato male in carcere, ma ora potrà tornare a lavorare nei campi, a cui continua a tenere molto».

I residenti: «Riprenda la sua vita»

C’è chi è pronto ad accoglierlo «per fare con lui una partita a carte», chi afferma che «ha espiato la sua pena ed è giusto che torni alla sua vita, lavorando nei campi se è quello che desidera fare», e chi dice «basta al circo mediatico» perchè «vogliamo conservare la nostra tranquillità».

Avetrana oggi si è risvegliata sotto i riflettori della cronaca per il ritorno in libertà di Michele Misseri.

Davanti alla villetta di via Deledda, chiusa al traffico e presidiata da polizia e carabinieri, ci sono solo cronisti e cameramen che attendono il ritorno di Misseri. L’ingresso è coperto da un telo nero sfilacciato. Sembra che nei giorni scorsi sia stata ripulito l’interno dell’abitazione e sia stata ripristinata la corrente elettrica.

Una cognata ha portato dei vestiti puliti. Ma Michele Misseri non è ancora rientrato a casa.

- Inread Desktop -
- Inread Desktop -
- Inread Desktop -
- Taboola -
- Inread Mobile -
- Halfpage Desktop -
- Halfpage Mobile -

Altri articoli