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giovedì 19 Settembre 2024
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Morti in moto a Brindisi, lo sfogo: «Dal Comune neanche un fiore per Nicholas e Mirko»

Una fenice è una creatura mitologica capace di risorgere dalle proprie ceneri. Questo ha fatto e fa Marcello Di Mola, capace di risorgere dal proprio dolore dando conforto a chi sta passando ciò che ha passato lui. Marcello lo scorso lunedì era ai funerali di Mirko Conserva, il ventenne brindisino morto in un tragico incidente stradale la scorsa domenica.

Il lutto e il supporto

Una presenza non scontata la sua. Marcello ha perso il proprio figlio, Nicholas, in un incidente stradale il 29 novembre 2021. Ha deciso comunque di andare ai funerali di Mirko per dare il suo supporto ai genitori del giovane. «Sai, quando vai al funerale di un ragazzo di vent’anni morto com’è morto tuo figlio – ci dice subito Marcello – la ferita si riapre. Il dolore che hai sentito quel giorno torna a farsi sentire. Non è semplice. Vedere quelle moto, quei ragazzi, quel dolore, mi ha ricordato i funerali del mio Nicholas». Ciononostante, Marcello ha voluto esserci. «Ero indeciso – ammette- se andare ai funerali di Mirko proprio per questo. Non sapevo se avrei potuto sopportare il dolore di quella ferita. Poi ho pensato a come mi sentii io in quei giorni terribili e ho deciso di andarci per aiutare i genitori di Mirko. So cosa vuol dire la morte di un figlio, so cosa si prova in quei momenti. Stare accanto a dei genitori che stanno vivendo ciò che ho vissuto io mi sembrava la cosa più giusta da fare». Marcello, quindi, ha scelto di mettere da parte il suo dolore, o quantomeno di passarci sopra, per un unico obiettivo: confortare un genitore spezzato nell’animo, proprio come magari avrebbe voluto che qualcuno facesse lo stesso con lui.

Le domande dei genitori

«I genitori di Mirko – ci rivela commosso – mi hanno chiesto come si fa ad andare avanti. Purtroppo, però, il dolore della perdita di un figlio non ti abbandona mai, vivrà insieme a te. Devi essere bravo ad andare avanti convivendo con quel dolore. Io andai avanti per mio figlio minore, a loro ho consigliato di trovare la propria forza nei loro figli. Mirko, mi ha confidato suo padre, aveva una foto di Nicholas nella sua camera, vicino al letto. Dovevo essere presente».

Critiche all’amministrazione

Marcello, però, lamenta una scarsa sensibilità da parte dell’amministrazione nello stare accanto a chi subisce un lutto del genere. «Se sono riuscito – dice a riguardo – a dare un po’ di conforto a quei genitori ne sono felice, ma non dovrei farlo io. L’amministrazione dov’è? Perché per tanti avvenimenti, anche non gravi, l’amministrazione fa comunicati stampa e post sui social mentre, quando muore un ventenne figlio di questa città, tutto tace? Sia per Nicholas che per Mirko, le amministrazioni non hanno fatto praticamente nulla. Né una targa, né un fiore, né qualcuno presente ai funerali. Noi genitori di ragazzi morti sulla strada ci confortiamo a vicenda e con estrema fatica riusciamo a convivere con il dolore, ma non sarebbe il caso che da parte dell’amministrazione ci sia più sensibilità rispetto questi temi?».

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