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Puglia, in Regione un patto di fine legislatura tra Emiliano e Conte per salvare il campo largo

Si allarga lo strappo fra Partito democratico e Movimento Cinque Stelle dopo il “caso Bari” con le primarie saltate e la rottura dell’alleanza in Piemonte.

Il leader pentastellato Giuseppe Conte ieri è tornato a replicare alla segretaria dem Elly Schlein: «Il concetto di lealtà deve essere maneggiato con cura per l’igiene della politica. Dobbiamo essere leali coi valori che declamiamo quando andiamo in tv, per cui di fronte a certe inchieste che vanno a toccare l’inquinamento del voto e scambi di favori con la malavita, penso che la politica non possa mettere la testa sotto la sabbia, altrimenti sarebbe una politica malata». Il riferimento è ai gazebo saltati a Bari con i Cinque Stelle, che restano in appoggio al candidato sindaco Michele Laforgia, mentre Schlein sostiene sempre Vito Leccese.

Uno stallo che rischia di deflagrare in rottura fra Pd e Cinque Stelle, divorzio giudiziale che rischia di travolgere l’alleanza in Regione Puglia, la prima avviata in Italia, con il Movimento che esprime un assessorato, quello al Welfare attualmente in mano a Rosa Barone, una consigliera delegata alla cultura, Grazia Di Bari, e la vicepresidenza del consiglio, affidata a Cristian Casili. Conte ha parlato nel weekend di «rivoluzione» con l’ipotesi di un rimescolamento di carte ed un possibile ritiro della delegazione grillina dalla maggioranza guidata dal governatore Emiliano. E in effetti la conferma di lavori in corso è arrivata ieri dal gruppo regionale M5S che, come dicono voci interne, non è esattamente entusiasta di dover lasciare le poltrone in maggioranza interrompendo una collaborazione politica che va avanti dall’inizio del mandato. Di certo c’è che il Movimento da Roma ha messo in agenda una conferenza stampa da tenere in Regione Puglia nei prossimi giorni, con l’obiettivo di illustrare il “nuovo corso” richiesto da Conte per confermare la tenuta o meno dell’accordo con Emiliano.

Secondo altri osservatori il leader dei Cinque Stelle è deciso a dire addio definitivamente il campo largo anche in Regione Puglia sventolando il vessillo della “questione morale” per ottenere il massimo profitto in vista delle prossime europee per poi capitalizzare l’auspicato successo alle prossime regionali del 2025 alle quali potrebbe candidarsi addirittura in prima persona. Fantapolitica? Dalla presidenza regionale confermano: «Solo elucubrazioni insensate». L’asse fra Emiliano e Conte è ben saldo, dicono le stesse fonti, e nei prossimi giorni è in programma un incontro chiarificatore. Conte dovrebbe chiedere a Emiliano la firma su un protocollo di intenti per assicurare legalità e trasparenza dell’amministrazione regionale con un elenco di priorità, su tutte ambiente, sanità e rifiuti, su cui fissare impegni concreti ed un cronoprogramma certo da portare in porto entro la fine della legislatura.

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