Dopo la rissa di Sabato Santo arrivano i Daspo “fuori contesto” per otto persone protagoniste della scazzottata per strada il cui video è diventato virale sui social. Le indagini sullo scontro in strada a suon di pugni e calci tra due distinti gruppi familiari, dopo la denuncia per rissa aggravata, ora sfocia nel provvedimento del questore Massimo Gambino.
Indipendentemente dalla realizzazione di condotte violente in occasione o a causa di manifestazioni sportive, il Daspo scatta sulla base del giudizio di pericolosità nei confronti del soggetto al quale sia necessario, proprio per la sua pericolosità impedire l’accesso ai luoghi destinati a ospitare manifestazioni sportive.
L’obiettivo è quello di evitare che, all’interno delle tifoserie, si verifichino infiltrazioni di soggetti ritenuti pericolosi e di prevenire la realizzazione di episodi di violenza in luoghi ad alta densità sociale.
Per un giovane tarantino di 22 anni, la misura di prevenzione è stata stabilita per un periodo di cinque anni. Le indagini della Squadra Mobile hanno consentito di raccogliere indizi utili a ritenere che il 22enne sarebbe giunto sul luogo della violenta lite percorrendo controsenso con la sua auto via Cesare Battisti e che poco dopo avrebbe prelevato un crick dalla sua auto con il chiaro intento di colpire i contendenti. Quest’ultimo – già gravato da precedenti penali nel novembre del 2022 – era stato colpito da un analogo provvedimento interdittivo per un periodo di due anni.
Per gli altri sette coinvolti nella violenta rissa, in considerazione della loro personalità che potrebbe provocare ancora turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica, il Daspo è stato stabilito per un periodo di due anni.