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venerdì 4 Ottobre 2024
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«Sanitaservice? Aspettavamo la convocazione. Ennesima tegola sulla sanità»

«Due settimane fa come sindacati abbiamo scritto all’assessore alla Salute per chiedere un tavolo sui tanti problemi dei lavoratori nella sanità. Non solo non abbiamo ricevuto risposta ma ora arriva il blocco delle assunzioni in Sanitaservice senza che ci abbia minimamente informati». Ad affermarlo è Antonello Barnabà, segretario Fpl Uil Puglia, il giorno dopo la circolare inviata da Rocco Palese alle Asl, agli amministratori unici Sanitaservice e al presidente della giunta regionale, che blocca, di fatto, la stabilizzazione di circa 350 lavoratori sul territorio regionale. Una decisione che l’assessore ha motivato con la necessità di fare quadrare i conti della sanità pugliese. «C’è un sistema da sanare – afferma Barnabà -. Molti di questi lavoratori hanno svolto attività durante la crisi Covid, eppure ancora non si sono visti bonificare il premio promesso dalla Regione. Doveva avvenire entro il 31 gennaio ma tutto tace. Adesso arriva quest’altra tegola». Barnabà non esclude uno sciopero collettivo che coinvolga tutte le Sanitaservice pugliesi. «In alcuni casi i lavoratori hanno già incrociato le braccia – ricorda il sindacalista della Fpl Uil-. Stiamo valutando cosa fare. Quello che noi chiediamo è un tavolo dove poter discutere su come risolvere la situazione, mettendo nero su bianco le linee guida definitive. Questo diktat, invece, rischia di lasciare per strada diverse famiglie».
Ad accendere la polemica ieri sulla vicenda era stato il consigliere regionale Antonio Scalera (La Puglia Domani). Quest’ultimo ricorda come soli pochi giorni fa ha incontrato i vertici di Sanitaservice, i dirigenti di Asl Taranto e i sindacati per discutere della possibilità di prorogare sino al 2027 la validità della graduatoria degli idonei al concorso, con la promessa dell’immediato scorrimento della graduatoria e dunque con la loro assunzione futura. Una risposta positiva ottenuta quel giorno da tutti gli attori interessati, dove, ricorda il consigliere «finalmente avevamo lavorato tutti insieme per il bene dei cittadini».
Dopo la decisione di ieri della Regione Puglia bisognerà rincominciare d’accapo. A meno di un repentino dietrofront della stessa Regione.

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