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domenica 6 Ottobre 2024
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Sarah Scazzi, la mamma Concetta apre a un confronto con Michele Misseri

Concetta Serrano, mamma di Sarah Scazzi – la 15enne di Avetrana uccisa il 26 agosto del 2010 – «è disponibile a un confronto, anche in privato» con Michele Misseri, lo zio che qualche settimana fa ha finito di scontare una condanna a 8 anni di reclusione per la soppressione del cadavere di Sarah ma che continua ad accusarsi dell’omicidio.

Stando a quanto riferisce il legale della famiglia di Sarah, Luigi Palmieri, Concetta Serrano cerca «una parola di verità» e potrebbe incontrare Misseri «purché» il confronto «avvenga alla presenza del proprio figlio» Claudio, fratello di Sarah.

Misseri è tornato nella “villa degli orrori”, dove fu uccisa la 15enne, alcuni giorni dopo la sua scarcerazione avvenuta l’11 febbraio.

L’avvocato Palmieri fa riferimento a una lettera di Valentina Misseri, sorella di Sabrina, pubblicata nei giorni scorsi da La Stampa. Nella lettera la cugina di Sarah parla della possibilità che Concetta incontri suo padre dicendo però che si cerca «ancora un processo mediatico» perché questo confronto – secondo quanto riferito da suo padre – sarebbe avvenuto «alla presenza di giornalisti» e non in privato o alla presenza degli avvocati. «Per me – aveva scritto Valentina nella lettera – sentire questo è stata una pugnalata al sentimento più importante che ho in questi anni, la speranza».

La famiglia Scazzi, spiega il legale, «per ovvi motivi non gradisce un incontro di persona, e da sola, con Michele Misseri. Non si è mai sottratta a un confronto o a una replica alle sue dichiarazioni, ma a distanza. Nessuno della famiglia Scazzi cerca “ancora un processo mediatico”. Ma una parola di verità (per la quale non è mai troppo tardi) – prosegue – può arrivare solo da Michele, Cosima e Sabrina. Per tale ragione, non senza difficoltà, Concetta è disponibile a un confronto con Michele, anche in privato, purché alla presenza del proprio figlio Claudio (ed, eventualmente, anche alla presenza di Valentina accanto al padre)».

L’avvocato Palmieri precisa, poi, che «davanti a una verità processuale, quello che vogliamo possa emergere da un eventuale incontro o confronto con Michele Misseri, è capire perché è successo tutto questo. È questo l’unico motivo per il quale si è pensato a questa possibilità. Vogliamo comprendere quello che è avvenuto».

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