Ingresso nella “sua” diocesi per monsignor Giorgio Ferretti, nuovo arcivescovo di Foggia-Bovino. Ed è proprio dalla città dei Monti Dauni che è iniziata la intensa giornata del presule arrivato da Maputo in Mozambico.
Accolto dalla sindaca, Stefania Rusdo, e scaldato dall’abbraccio dei fedeli incunaboli giornata di sole ma dalla temperatura fredda, monsignor Ferretti ha pronunciato nel duomo di Bovino un discorso a braccio.
«Sono qui perché questa è una diocesi antica, ricca di storia, come questa chiesa testimonia. La mia preoccupazione sarà per tutti i Comuni della nostra Diocesi. Questa è una visita breve, ma tornerò presto per passeggiare e incontrare tutti voi».
Dopo la preghiera del “Padre nostro”, l’arcivescovo ha quindi affidato il suo ministero a San Marco d’Eca, venerando e baciando le reliquie esposte sul presbiterio. Dopo la benedizione, la preghiera alla Madonna di Valleverde. A salutare monsignor Ferretti i canti dei ragazzi del catechismo e dei rifugiati africani ospitati nel centro di accoglienza.
Poi monsignor Ferretti ha lasciato Bovino per dirigersi al Policlinico di Foggia, dov’è stato accolto dal direttore generale Giuseppe Pasqualone. «Vi ringrazio per la vostra presenza. Non voglio togliervi molto tempo perché so che il tempo dei medici è prezioso». Poche semplici parole, piene di gratitudine, quelle pronunciate da mons. Ferretti nella cappella dedicata a San Giovanni di Dio del Policlinico di Foggia.
Il nuovo arcivescovo ha quindi salutato alcuni dei dirigenti della struttura sanitaria presenti, le suore e le forze dell’ordine. Poi la visita, in firma strettamente privata, nel reparto di pediatria.
Nel pomeriggio, alle 16:30, la Santa Messa, alla presenza delle autorità, nel padiglione 10 della Fiera di Foggia.
