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venerdì 4 Ottobre 2024
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Turismo, la Bat cammina ancora a rilento. «Serve un piano di destagionalizzazione»

 «Le previsioni per la Bat, nei primi quattro mesi del 2023, sono moderatamente positive, ma risentono di un avvio lento della stagione estiva. La destagionalizzazione dei flussi turistici e il coinvolgimento delle aree interne rappresentano le sfide per il turismo pugliese. È importante promuove una strategia integrata fra crescita turistica e crescita economica», è  questa la sintesi dell’analisi svolta dall’economista di origini barlettane, Emmanuele Daluiso, nonché vice presidente EuroIdees-Bruxelles (associazione europea delle iniziative locali e regionali per lo sviluppo economico, l’occupazione e la solidarietà) e membro dell’Associazione Italiana di Scienze Regionali.

«Dopo la crisi registrata negli anni della pandemia, nel 2020 e 2021, le tendenze del turismo nazionale, così come di quello pugliese e della Bat – ha aggiunto lo studioso – mostrano una ripresa dei flussi turistici che però devono fare i conti con un quadro nazionale ed europeo che risente degli effetti dell’inflazione, legata ai prezzi dell’energia, del rallentamento della crescita economica della Germania, dell’intera Zona euro e delle avversità climatiche. Queste ultime, alluvioni e siccità, sembrano aver frenato l’avvio della stagione estiva del 2023, soprattutto nei confronti della domanda turistica nazionale».

Su questo trend di ripresa o comunque di consolidamento, si è espressa positivamente, seppur con prudenza, Marina Lalli, presidente nazionale di Federturismo (Confindustria), nonché direttore generale della terme di Margherita di Savoia.  «Lalli ha sottolineato che il 2023, dopo le buone performance dei primi mesi, alla fine sconterà l’avvio lento della stagione estiva, a causa delle condizioni metereologiche, registrate nei mesi di maggio e giugno, caratterizzate da alluvioni e siccità, che hanno spinto molti turisti italiani a disdire le prenotazioni fatte» , ha evidenziato Daluiso.

Com’è andato il turismo pugliese nel periodo pandemico e post pandemico?

«La Bat si è difesa bene – ha risposto l’analista – con -37,6%, seguita da Taranto con -41,5%, Brindisi con -41,7% e Bari con -44%. L’andamento delle varie province pugliesi è diversificato: da una parte le province che hanno fatto un bel balzo in avanti (Bari con +11,4%, Brindisi con +8,6% e Lecce con +6,7%), dall’altra quelle che non sono riuscite a recuperare le perdite del 2020 (Taranto con -2,9% e Foggia con -1,9%). La Bat ha registrato un +0,3%>>.

Inoltre, sulle previsioni 2023 per la provincia nostrana e la Puglia, Palmiro Canfora e Mario Landriscina, rispettivamente presidente e direttore di Confesercenti Bat, si sono mostrati cauti in merito ai risultati finali relativi all’anno in corso, affermando che nonostante alcune strutture ricettive registrino risultati incoraggianti, emerge una debolezza tanto di presenze nazionali quanto di quelle straniere. Nel complesso il quadro prospettico per il 2023 non è ben delineabile. Dopo un avvio interessante, soprattutto a Pasqua, maggio e giugno hanno frenato l’ottimismo e ora prevale la prudenza.

Per ciò che concerne l’internazionalizzazione del turismo, la Bat presenta un lieve incremento (+0,6%). I turisti stranieri che visitano la sesta provincia provengono per lo più da: Francia (27,7%), Germania (18,7%) e Svizzera (5,4%).

«Mentre, la sfida della destagionalizzazione può dirsi quasi vinta – ha poi chiosato il vice presidente EuroIdees – : Bari con il 44,6% e la Bat con il 42,4%. Si tratta di valori superiori alla media nazionale, pari al 37,6%».

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