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mercoledì 2 Ottobre 2024
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Voto di scambio a Bari e Valenzano, via al processo: tra gli imputati Ferri e Canonico

È cominciata oggi, nel tribunale di Bari, l’istruttoria del processo per la presunta compravendita elettorale alle comunali del capoluogo pugliese e a Valenzano nel 2019.

Il processo comincia dopo un anno di rinvii. Tra i 19 imputati ci sono l’ex consigliera comunale di Bari Francesca Ferri, il compagno Filippo Dentamaro e il presidente del Foggia calcio, ed ex consigliere regionale, Nicola Canonico.

Ferri e Dentamaro sono a processo per scambio elettorale politico-mafioso relativamente alle elezioni comunali di Valenzano del 2019 (avrebbero raccolto i voti del clan Buscemi per favorire l’elezione di candidati a loro vicini) e, insieme a Canonico, per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale relativamente a quelle di Bari.

Nel corso dell’udienza di oggi è stato ascoltato il luogotenente della guardia di finanza Giuseppe Roncone, che ha spiegato come l’inchiesta sia nata sulla scorta di un’altra indagine a carico del boss di Valenzano Salvatore Buscemi.

Il 12 aprile 2019, a un mese dalla tornata elettorale di Bari, gli inquirenti registrarono un incontro tra lo stesso Buscemi e Dentamaro: «I due hanno parlato sia delle elezioni di Bari, sia progetto futuro per quelle di Valenzano. Una volta che Ferri sarebbe stata eletta a Bari, loro avrebbero creato un programma per poter “mettere la bandierina” sul comune di Valenzano», ha detto il luogotenente. «Buscemi – ha aggiunto – avrebbe raccolto i voti dalla “gente sua” in favore di una persona di fiducia di Dentamaro».

Ferri fu poi eletta con la lista “Sport Bari” a sostegno del candidato sindaco del centrodestra Pasquale Di Rella. L’associazione a delinquere, per la Procura, avrebbe pagato dai 25 a 50 euro i voti in favore di Ferri.

Quanto al comune di Valenzano, nel mirino degli inquirenti è finita la lista “Valenzano – Trasparenza – Legalità” a supporto dell’attuale sindaco Giampaolo Romanazzi. Ma i suoi candidati, scrivono gli stessi pm, sarebbero stati «ignari del patto tra Dentamaro e Buscemi». Il processo continuerà nella prossima udienza del 7 gennaio.

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