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domenica 1 Settembre 2024
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Comunali Bari, Pd azzera le candidature. Laforgia si candida e spera in un «centrosinistra unito»

«Con grande generosità il Pd all’unanimità ha deciso che questo è il momento di ritirare dalla discussione tutte le candidature e le disponibilità emerse finora per provare a costruire una coalizione unita che parta da zero nell’individuazione di una candidatura unitaria». Questa la sintesi del segretario regionale Domenico De Santis ma anche l’esito dell’assemblea cittadina che si è svolta oggi a Bari. Azzerate tutte le candidature interne del Pd per le Comunali di Bari.

Pronti a guidare la coalizione di centrosinistra c’erano il deputato Marco Lacarra, e gli assessori comunali Pietro Petruzzelli e Paola Romano e dopo un lungo confronto iniziato già ieri, la scelta è stata quella di azzerare tutto, non offrendo, per ora, alcun nome agli alleati del centrosinistra. Una decisione presa per evitare una frattura nel partito, visto che nessuno dei tre aspiranti ha ritirato la propria candidatura. Un passo indietro è stato chiesto durante l’assemblea anche a tutti gli alleati per individuare insieme un nome.

L’interesse del PD è di salvaguardare l’unità nella sua ricchezza di presenze e di partecipazione per presentarsi alle prossime elezioni amministrative con una coalizione rappresentativa del più ampio schieramento progressista, ambientalista e civico. Pur essendo pronti a produrre una sintesi delle autorevoli disponibilità sin qui offerte, il PD cittadino ha optato per il perseguimento della massima ampiezza e unità della coalizione. È importante che tutti i soggetti oggi in campo dimostrino uguale responsabilità per garantire reali serenità e pluralità al dibattito delle prossime settimane.

Lunedì è in programma la riunione della coalizione per costruire insieme un manifesto dei valori del centrosinistra e una nuova discussione sul possibile candidato sindaco unitario. La delegazione Pd con il segretario cittadino Gianfranco Todaro e la presidente dell’assemblea Titti De Simone, affiancati dal segretario regionale Domenico De Santis, porterà al tavolo della coalizione queste conclusioni della propria assemblea, chiedendo che si apra una nuova fase comune di riflessione sui contenuti della proposta politica per la città e per la definizione di una candidatura unitaria della coalizione.

«Grande gesto di generosità e responsabilità da parte del pd – spiega il segretario cittadino Gianfranco Todaro- con l’unico obiettivo di tenere unita tutta la coalizione. Una scelta diversa oggi avrebbe inevitabilmente portato alle primarie. Andiamo al tavolo per individuare finalmente una figura condivisa da tutti, azzerando i nomi».

L’assemblea cittadina rimane impegnata e convocata in modo permanente, perché nelle decisioni delle prossime settimane e poi nella campagna elettorale vera e propria, stia in campo la più grande comunità democratica di questa città, quella di un grande partito di centinaia e centinaia di iscritti e militanti.

A questo punto, però, resta in piedi soltanto la candidatura, ribadita oggi, dell’avvocato Michele Laforgia, dopo le dimissione da presidente de La Giusta Causa. «Se devo fare il candidato – spiega – lo sarò non dell’associazione ma delle forze politiche, dei movimenti, delle associazioni e spero domani di tutta la coalizione del centrosinistra. Essere al servizio è anche fare un passo indietro per fare un passo in avanti». Ha chiuso così il suo intervento all’assemblea dell’associazione che si è riunita nella sede di corso Vittorio Emanuele a Bari.

«Qualcuno – conclude Laforgia – non mi vuole perché non corrispondo alla sua idea di sindaco, ma dovrebbe spiegare perché. Apriamo una discussione. Dobbiamo insistere, non so se saremo capaci di tenere unita la coalizione, ma penso che dobbiamo fare tutti gli sforzi possibili per farlo, confrontandoci nel merito. Non abbiamo bisogno di un capo, di un leader, di un grande comandante ma di qualcuno che sappia di dover rappresentare gli altri, che alla fine è il compito della politica».

Bisognerà capire se il nome di Laforgia potrà essere condiviso dall’intero Tavolo del centrosinistra oppure se il Pd con M5s e civici andranno alla ricerca di un altro papabile, ipotesi da non scartare.

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