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lunedì 23 Settembre 2024
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Emiliano in Consiglio regionale: «Non mi dimetto». Poi l’affondo al governo su Fondi e finanza pubblica – VIDEO

«Io vado avanti fino all’ultimo giorno di questa legislatura e poi si pensa». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo in Consiglio regionale durante la discussione di una mozione e rispondendo al consigliere Renato Perrini, di Fratelli d’Italia, che aveva poco prima dato per scontata la sua candidatura alle elezioni Europee e quindi anche le sue dimissioni da presidente.

«MI avete costretto, come si dice – ha affermato il presidente della Regione -. Perrini mi ha candidato alle europee. Vi volevo rassicurare: io non ho alcuna intenzione di dimettermi prima della scadenza naturale del termine. È tutto chiaro? Perfetto».

«Come si dice: quando uno ti offre una palla sul disco del rigore senza portiere, devi calciare e la devi mettere in porta. E io l’ho fatto», ha aggiunto.

Fsc e finanza pubblica

«Il piano di utilizzo del fondo Fsc è totalmente concordato col Governo. Il problema è che non stanno arrivando i soldi, e siamo in ritardo. Ci faranno andare in ritardo anche sulla spesa dei fondi europei». Ha detto Emiliano durante la discussione su una mozione sul “ritardo del trasferimento Fondo di sviluppo e coesione”. «È chiaro – ha aggiunto – che questi ritardi sono drammatici».

Il governo Meloni «ci sta portando in carrozza. Essere portati in carrozza è una cosa che agita, anche perché senza questo quadro di sostegno, tutto ciò che di più bello voi avete visto in Puglia, in questi anni, in tutti i settori, rischia di saltare. È una quaresima infinita – ha aggiunto – difficile, e non ce la caviamo dicendo ma la colpa è di Emiliano». Fitto «ci può dire di che morte dobbiamo morire?», ha aggiunto. «Basta una parola – ha proseguito – un comunicato stampa, anche questa sera stessa. Noi – ha continuato – questo non lo facciamo per provocazione politica, lo facciamo per una preoccupazione autentica».

«Adesso noi abbiamo il problema, drammatico, di capire qual è lo stato della finanza pubblica. Cioè, se esiste un problema» e «se il ministro Fitto, per esempio, accettasse di venire qui in Aula, come abbiamo fatto con altri membri del Governo, a spiegarci come stanno le cose, anche perché è pugliese, è un deputato pugliese, oltre che ministro. Se avesse voglia di spiegarci come stanno realmente le cose, le mie preoccupazioni, quelle che sono state espresse nella mozione, potrebbero essere diradate. Invece, il silenzio più assoluto», ha concluso il presidente della Regione Puglia ipotizzando che i conti dello Stato non sia in ordine.

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