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martedì 24 Settembre 2024
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Il confronto tra i partiti sui social: Instagram è di sinistra. La destra va su Tik Tok

Instagram e Tik Tok, i social network al momento più utilizzati, sono di destra o di sinistra? Anche Giorgio Gaber, così abile nel cogliere i luoghi comuni e le contraddizioni di cui sono infarcite le storie e i “pantheon” degli schieramenti politici, avrebbe trovato difficoltà nel dare una risposta a questo interrogativo. Se si analizza la strategia comunicativa adottata dai leader dei principali partiti nel corso dell’ultima settimana, però, il quadro diventa più chiaro e si comprende come terzo polo e centrosinistra punti su Instagram e, parallelamente, come destra e Movimento Cinque Stelle prediligano Tik Tok per “agganciare” l’elettorato.

Partiamo da Carlo Calenda. Secondo l’indagine condotta da Arcadia, nell’ultima settimana il leader di Azione ha fatto registrare la più alta percentuale di interazioni proprio su Instagram. E a far volare il “socio” di Matteo Renzi è stato il post pubblicato il 25 agosto scorso per replicare agli attacchi del leghista Matteo Salvini: «Rimani nella tua area di conforto, saluta le mucche e fai i balletti su Tik Tok. Argomenti seri lascia perdere». Così, infatti, Calenda ha voluto rispondere a Salvini che gli contestava la presa di posizione sulla scuola: «Molti dei ragazzi che frequentano gli istituti tecnici hanno un problema di preparazione gigantesco», aveva sentenziato il leader di Azione. Anche per il segretario dem Enrico Letta a essere più performante è il canale Instagram, con una post interaction del 2,4%. Sempre negli ultimi sette giorni, il contenuto con più reazioni è stato quello pubblicato il 26 agosto con il quale lo staff di Letta ha deciso di basare la campagna elettorale sui meme puntando su una forte polarizzazione. Secondo Letta la destra è caratterizzata da un colore cupo come il nero e, per cucinare la carbonara, utilizza erroneamente la pancetta a differenza della sinistra che punta su colori vivi come il rosso e ama il classico e più saporito guanciale. Insomma, alla sinistra Instagram appare come uno strumento più diretto e funzionale all’obiettivo fondamentale che è quello di sottolineare le differenze rispetto all’avversario.

A proposito di avversari, come si opera sul fronte opposto? Per Giorgia Meloni è TikTok la piattaforma più coinvolgente. Il tasso di interazione della settimana è dell’11% e il video che ha coinvolto di più è quello pubblicato il 22 agosto per rispondere alle polemiche seguite alla ripubblicazione del video dello stupro di Piacenza che ottiene oltre 1,2 milioni di visualizzazioni e circa 6.800 commenti. Ancora, la quota di post interaction di Matteo Salvini, è del 5,8% e ottenuta sempre su TikTok. Il post con la fetta maggiore di interazioni è quello pubblicato il 22 agosto sul tema dell’immigrazione e incassa fino a oggi circa 700mila visualizzazioni e oltre 64mila like. Stessa strategia per Giuseppe Conte del Movimento Cinque Stelle: la miglior percentuale di interazione con i post è centrata grazie a TikTok con il 72%. Il video è quello in riposta alla clip dello stupro di Piacenza rilanciata da Meloni: il post ha ottenuto oltre 2.5 milioni di visualizzazioni e oltre 278mila like.

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