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mercoledì 25 Settembre 2024
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Le civiche chiamano il Pd: «Un tavolo per l’alleanza»

«Dateci spazi e posti alle politiche, altrimenti i nostri elettori potrebbero andare al mare il 25 settembre». È questo l’appello rivolto i vertici del Partito democratico della Puglia, in particolare al segretario Marco Lacarra e al deputato Francesco Boccia, dalle liste civiche legate al presidente della Regione Michele Emiliano. Obiettivo: aprire un tavolo di confronto in vista delle prossime politiche garantendo massimo impegno, ma chiedendo qualcosa in cambio.
A ribadirlo, ieri in conferenza stampa, i gruppi al completo di “Con Emiliano” e “Per la Puglia”, a cui hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci (Con) e l’assessore al Lavoro Sebastiano Leo (Per la Puglia), oltre i consiglieri regionali. «Perché si rafforzi il fronte di centrosinistra – ha dichiarato Delli Noci – e perché si governi il Paese lasciato nell’impasse con la caduta del governo guidato da Mario Draghi, è’ indispensabile rafforzare la coalizione e dare dignità al civismo organizzato, che non è solo portatore di consensi ma che è espressione di valori progressisti e di idee. Per questa ragione chiediamo al Partito democratico un tavolo della coalizione che definisca la traiettoria da seguire e che sia rappresentativo dei territori, dei loro bisogni e delle loro potenzialità e vocazioni».
«Le liste civiche – ha aggiunto Leo – hanno dimostrato, in questi ultimi anni e nelle ultime elezioni soprattutto, di essere una forza trainante. Oggi è il momento delle scelte e quella forza deve esprimere la sua opinione anche rispetto alle liste bloccate, perché ne ha pieno diritto. Il modello Puglia ha visto la congiunzione di partiti e civiche in un programma preciso che ha portato importanti risultati anche in questo secondo mandato del presidente Emiliano. Quel modello, che ha dato forza alla nostra Regione, può e deve essere esportato».
Di qui la necessità di trovare posti, almeno uno sicuro nel listino plurinominale, quello bloccato per intenderci. In lizza ci sono i nomi dello stesso assessore al Lavoro, Sebastiano Leo, ma anche quello di Claudio Stefanazzi, il capo di gabinetto del governatore Emiliano indicato proprio da quest’ultimo dopo il passo indietro rispetto alla candidatura. Il quadro, ovviamente, resta molto fluido e, a quanto pare, dal Pd non ci sarebbero grosse aperture considerando i tempi strettissimi (scadenza il 2 agosto) imposti da Roma per chiudere l’elenco dei candidati.

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