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martedì 1 Ottobre 2024
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Al via in Puglia la rete dei centri di ascolto per uomini maltrattanti – VIDEO

Sei centri d’ascolto per uomini maltrattanti (Cam) saranno attivati in Puglia, uno in ogni provincia, a seguito dell’approvazione del progetto regionale “Articolo 16: rete Cam Puglia” finanziato dal dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio e cofinanziato dalla Regione Puglia.

Il progetto è stato presentato questa mattina dall’assessora al Welfare Rosa Barone, dalla direttrice del dipartimento Welfare Valentina Romano, da Anna Coppola, De Vanna in rappresentanza della Rete di partenariato e Vito Giovannetti direttore dell’Area socio-sanitaria della Asl di Taranto e si lega alla rete dei centri antiviolenza (Cav), rivolti alle donne vittime di violenza.

I principi guida alla base dell’azione dei Cam pugliesi saranno la sicurezza delle vittime (donne e minori) e l’attribuzione della responsabilità del comportamento violento dell’autore.

Il servizio Cam valuterà la motivazione al cambiamento del maltrattante, la situazione di rischio e di pericolosità anche dovuta alla presenza di problematiche coesistenti (alcolismo, tossicodipendenza, disagio psichico etc), monitorerà i comportamenti, anche in collaborazione con i servizi coinvolti, le forze dell’ordine, i Cav, il contatto con le partner; assicurerà il follow up a distanza dopo il termine del percorso, sia individuale che di gruppo.

Al servizio Cam si potrà accedere spontaneamente attraverso la linea telefonica dedicata o su invio da parte dei servizi territoriali, delle forze dell’ordine, dell’Uepe, della magistratura, del centro di Giustizia minorile. Dei 100mila euro messi a disposizione attraverso avviso pubblico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato previsto il cofinanziamento della Regione Puglia di euro 50.000,00. Il progetto avrà la durata di un anno.

«Oggi presentiamo un ulteriore ed importante tassello all’interno della rete antiviolenza. La nostra Regione – ha dichiarato l’assessora al Welfare Rosa Barone – si sta contraddistinguendo per l’adozione di misure ed interventi in attuazione di quanto previsto dall’articolo 16 della Convenzione di Istanbul, che sottolinea l’importanza di intervenire anche sull’uomo autore di violenza domestica, attraverso l’istituzione ed il sostegno di programmi specifici. I Cam – ha proseguito Barone – lavoreranno in sinergia con le reti locali antiviolenza, rafforzando così la rete a supporto e protezione per le donne e i minori».

Fotoservizio di Luca Turi.

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