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Baby gang, Perrini: «È saltato il sistema valoriale. Dai magistrati pugliesi parole dure e chiare»

«Parole forti e chiare quelle dei magistrati pugliesi che si occupano di minori: per questo un sentito grazie ai preziosi contributi offerti dai procuratori dei Tribunali dei Minori di Bari Ferruccio De Salvatore, di Lecce Simona Filoni, di Taranto Pina Montanaro, dai presidenti del Tribunale di Bari Riccardo Greco, del Gip del Tribunale di Lecce, Lucia Rabboni, ma anche della direttrice dell’Ufficio Servizio sociale per i minori di Lecce, Maurizio Solazzo, e dalla segretaria regionale dell’Associazione nazionale pedagogisti, Francesca Vecera». Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, presidente della Commissione criminalità della Regione Puglia.

Durante l’audizione in commissione, sottolinea Perrini, «è decisamente emerso che è saltato un sistema valoriale, le agenzie educative tradizionali a cominciare dalla famiglia, ma soprattutto la scuola. Per cui il disagio minorile che diventa devianza porta non a vere e proprie baby gang in Puglia, quanto ad aggregazioni di ragazzi che spessissimo senza nessun tipo di motivazione “escono di casa” per giocare con la loro vita e con quella degli altri. Di qui – prosegue – nasce la violenza gratuita, ma che serve a farsi notare sui social, praticamente a esistere all’interno del branco per riempire un vuoto valoriale che li porta a prendere di mira i “diversi” solo per “rompere la noia”. In un decadimento sociale e culturale è evidente che il disagio economico influisce tantissimo, lì dove la famiglia è “povera” più facile sarà anche per la malavita infiltrarsi nella vita del minore. A tutto questo fa da contraltare l’assenza di assistenti sociali (contro i 100 di Bari, Foggia ne ha solo 4), di aiuti alla famiglia, di tirocini informativi, ma anche di corsi ai genitori, ma anche di supporto ai docenti che hanno paura di denunciare per mancanza di coraggio o per tutelare il nome della scuola».

Durante la commissione è emersa la necessità di istituire «una cabina di regia organizzata dalla Regione Puglia sia per l’elaborazione di protocolli e progetti sia per intercettare subito le situazioni più gravi, sia per trovare ai minori occasioni di lavoro e formazione», spiega Perrini. Che conclude: «Queste audizioni sono nate proprio per trovare una sinergia fra la politica e chi stabilmente si occupa dei minori sia sul piano sociale sia sul piano giudiziario: lo scopo è “salvare” quanti più ragazzi, strapparli all’indifferenza e alla noia attraverso servizi sul territorio. Insieme e solo insieme possiamo riuscirci, per questo la Commissione che presiedo continuerà con queste audizioni».

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