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Addio più vicino per l’ospedale in Fiera. Presto il sopralluogo, poi lo smontaggio

Comincerà il 9 gennaio il sopralluogo tecnico dell’Asset all’ospedale Covid in Fiera per chiudere l’appalto e procedere allo smontaggio della struttura. Manca all’appello il collaudo amministrativo dell’opera, propedeutico a chiudere le partita economiche con l’impresa appaltante. La struttura, costruita in tempi record a fine 2020, è costata circa 25 milioni dopo che inizialmente ne furono previsti una decina con una variante successiva da circa 9 milioni. Partite economiche finite sotto la lente della Procura di Bari che di recente ha comunicato ai tre indagati, fra cui l’ex capo della Protezione civile Lerario, arrestato a dicembre 2021 e tutt’ora ai domiciliari, la prosecuzione delle indagini.
Nel frattempo l’Asset proverà a far luce sulle procedure propedeutiche alla realizzazione del centro grandi emergenze della Protezione Civile pugliese. Quest’ultimo ha le carte in regola sul piano tecnico e dell’omologazione dei macchinari, prova ne è il funzionamento e l’assistenza ai pazienti Covid. Mentre secondo la nuova commissione di collaudo regionale la struttura non avrebbe le carte a posto sul piano amministrativo ed economico finanziario. In sostanza nessuno sa se la spesa sopportata sia stata congrua rispetto ai lavori realizzati e alle attrezzature acquistate. Di qui gli accertamenti dei tecnici dell’Asset che saranno effettuati con un laser scan tridimensionale e saranno finalizzati alla stima del valore di mercato attuale verificando i costi dei materiali, quelli delle attrezzature sanitarie, la manodopera, i tempi effettivamente impiegati. Un lavoro non di poco conto considerando gli oltre 15 mila metri quadri da ispezionare con la valutazione anche di altri aspetti collegati all’appalto.
In particolare la ditta Barozzi, la vincitrice dell’appalto in Ati con la Item Oxygen, ha effettuato una serie di interventi straordinari nei tre padiglioni fieristici che hanno ospitato l’ospedale Covid della Fiera. Si tratta di opere aggiuntive di impermeabilizzazione, pavimentazione, messa in sicurezza e rinforzi infrastrutturali che sarebbero toccati all’ente fiera del Levante e che, invece, sono stati effettuati dall’appaltatore per conto della regione Puglia. Circostanza questa che dovrebbe portare ad una rivisitazione del contratto di locazione e della somma pattuita da 111 mila euro con l’ente fiera del levante. Un contratto che potrebbe subire notevoli riduzioni, sempre che la Fiera del Levante sia d’accordo.

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