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mercoledì 25 Settembre 2024
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Aiuole vuote a Bari, il comitato attacca: «Che fine hanno fatto gli alberi?»

Gli alberi, si sa, sono il principale alleato nella lotta contro i cambiamenti climatici. Ma se tutto il mondo corre ai ripari per affrontare il caldo sempre più letale, arricchendosi di verde pubblico, a Bari gli alberi scompaiono. Nella vicinanze del santuario di sant’Antonio, tra Madonella e Umbertino, sono state contate ben 17 aiuole. Vuote. E se almeno qui ci sono le aiuole, i residenti dei quartieri limitrofi continuano a denunciare la mancanza di verde pubblico nel capoluogo, dove ieri sono stati sfiorati i 40 gradi. E così, il Comitato per la salvaguardia della zona Umbertina ha alzato la voce, chiedendo all’amministrazione dove siano finiti i 17 alberi spariti nel nulla.

La vicenda affonda le sue radici – è il caso di dirlo – nel 2018, quando quello del verde pubblico divenne il tema principale del dibattito politico locale, dopo che, ultimati i lavori per la nuova via Sparano, le palme che verdeggiavano nel salotto della città furono sostituite da mattoni e panchine. Da allora, però, nonostante l’allarme climatico abbia portato sempre più le amministrazioni a preoccuparsi di piantumare più verde nelle città, a Bari sembra che il problema sia stato ignorato. Il dato è stato confermato anche dal dossier pubblicato da Legambiente lo scorso gennaio, dove il capoluogo figura al sesto posto tra i comuni più verdi di Puglia, con soli otto alberi ogni cento abitanti, e all’ultimo tra i capoluoghi di provincia. Una situazione che fa indignare i comitati cittadini, che fanno notare come le aiuole di corso Cavour e quelle di via Sparano, oltre a decorare l’ambiente circostante, non portano alcun beneficio nella lotta contro il caldo afoso. «In città – denuncia un residente – ci sono aree dove mancano decine di alberi. Nessuno ha mai detto niente, eppure d’estate aiutano a tenere basse le temperature». Anche Ruggiero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia, lancia l’allarme: «La presenza di alberi nel territorio, oltre a migliorare la qualità dell’aria e a contrastare il rischio alluvioni, aiuta a diminuire di tre gradi la temperatura offrendo un riparo dal sole cocente». La messa a dimora di alberi, però, è un’impresa difficile per un comune come Bari, fortemente limitata dalla conformazione strutturale che la città si è data negli anni. «Per questo è importante – conclude Ronzulli – che i Comuni adottino strumenti come il censimento, il regolamento e un piano delle infrastrutture verdi, che necessitano di ampi spazi».

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