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sabato 27 Luglio 2024
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Bari, 108 scarpe rosse contro i femminicidi e il 1522 sullo scontrino: gli addobbi speciali a Honèst – VIDEO

Centootto paia di scarpe rosse appese al soffitto. Centootto come il numero delle donne vittime di femminicidio nel 2023. Sullo scontrino il messaggio “Se sei donna e subisci violenza chiama il 1522. Non sei sola”.

È l’iniziativa del bistrot Honèst, che si trova a Bari in via Sparano, che ha deciso di dismettere le usuali decorazioni natalizie per dare un contributo alla riflessione e alla lotta contro la violenza sulle donne.

Le scarpe, donate da Primadonna, saranno poi messe in vendita e il ricavato andrà, in accordo con l’assessorato comunale al Welfare, al centro antiviolenza del Comune di Bari che accoglie e aiuta le donne vittime di violenza cercando di smontare e disgregare la cultura patriarcale.

«Per chi acquisterà le scarpe, sarà uno “shopping” particolare: verrà venduta infatti solamente la scarpa sinistra e, a un anno di distanza, i clienti potranno recuperare la scarpa destra», spiega l’ideatore dell’iniziativa Luca Rutigliano. È un modo, aggiunge, «per far sì che tutti ricordino le vittime non solo il 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne, ma per tutto l’anno. Perché, usando le parole di Gino Cecchettin, padre di Giulia, uccisa a soli 22 anni dal suo ex fidanzato, da questo fenomeno se ne esce “soltanto sentendoci tutti coinvolti, anche quando sarebbe facile sentirsi assolti”».

Le scarpe, acquistabili dal 14 dicembre, rimarranno esposte fino al 25 novembre 2024.

Le scarpe rosse sono il simbolo della lotta alla violenza di genere dal 2009, quando l’artista messicana Elina Chauvet posizionò in una piazza di Ciudad Juárez 33 paia di scarpe femminili, tutte rosse.

Un modo per accendere i riflettori sul numero sconcertante di femminicidi nella città sudamericana, ma anche per ricordare la sorella, assassinata dal marito a soli vent’anni.

Quest’anno sono state 108 le donne uccise in Italia, di cui più della metà uccise in ambito familiare o per mano del compagno o dell’ex. Un fenomeno che attraversa tutta Italia da Nord a Sud e non fa sconti quando si parla di età: la vittima più giovane, quest’anno, aveva 13 anni, la più anziana 95.

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