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Bari, accordo sulla movida fracassona: locali chiusi a mezzanotte e alle 2 nel week end

Le proposte delle associazioni di categoria all’amministrazione comunale per governare il fenomeno della movida fuori controllo in alcune zone “calde” della città, tra cui il quartiere Umbertino, sono arrivate.

Confcommercio – Ascom, Confartigianato Bari, Cna e Confesercenti, a seguito dell’incontro tenutosi lo scorso 18 ottobre presso il Comune, per approfondire le problematiche emerse tra i residenti e i gestori dei pubblici esercizi, si sono riunite ieri nella sede di Confcommercio Bari con una rappresentanza degli stessi negozianti, per redigere una proposta transitoria, della durata di 90 giorni, volta a regolamentare gli orari di chiusura delle attività e la somministrazione di alimenti e bevande.

Inizialmente, durante il tavolo di confronto, una delle ipotesi era di chiudere i locali entro le 22, proposta poi accantonata. Nello specifico, invece, dalla domenica al mercoledì le attività si impegnano ad abbassare le saracinesche entro la mezzanotte (con un’ora di deflusso degli avventori, salvo la deroga per i giorni festivi e pre-festivi), mentre da giovedì a sabato, l’orario di chiusura potrà essere protratto fino alle due del mattino.

Accanto alla regolamentazione degli orari, gli esercenti chiedono però all’amministrazione la possibilità di «espletare regolarmente, negli orari stabiliti, la regolare attività comprendente – si legge nella nota delle associazioni – la diffusione di musica d’ambiente all’interno dei locali e la somministrazione di alimenti e bevande all’esterno degli stessi sino a un’ora prima della chiusura». In cambio, si impegnano ad avviare una specifica campagna di sensibilizzazione, promossa dal Comune di Bari «in collaborazione con le scriventi Associazioni e con i gestori dei locali pubblici, sull’applicazione delle presenti proposte e sul rispetto civico e urbano».

Per monitorare l’andamento delle misure di prevenzione dei fenomeni di “mala movida”, le associazioni chiedono infine la possibilità di incontrare l’amministrazione dopo 30 giorni dall’avvio della proposta di regolamentazione delle chiusure. «Nella speranza di aver apportato un contributo al miglioramento della qualità e sostenibilità della vita – concludono nel documento – sia dei residenti, avventori e operatori commerciali, e di tutti i cittadini, si resta in attesa di riscontro».

Nel frattempo restano attivi i controlli della polizia locale che, nelle ultime settimane, avevano portato a un aumento delle multe nei confronti dei gestori principalmente per disturbo della quiete pubblica per non aver cessato di diffondere musica ad alto volume all’esterno dei locali entro la mezzanotte.

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