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Bari al voto, la sinistra: «Laforgia è il nostro candidato. Il Pd spieghi perchè non va bene»

L’azzeramento delle candidature del Partito democratico? Un passo in avanti significativo. «Ma ci spieghino perché togliere dal tavolo una candidatura autorevole come quella di Michele Laforgia».

Rispondono così le forze della sinistra progressista (Sinistra italiana, Partito socialista italiana, Verdi, +Europa, Possibile, Italia Viva, Bari Bene Comune, La Giusta Causa e La Casa del Popolo) alla richiesta avanzata dai dem al tavolo di coalizione di lunedì. Alla riunione, i tre esponenti dem che si erano detti disponibili a guidare la coalizione (il deputato Marco Lacarra e gli assessori uscenti Paola Romano e Pietro Petruzzelli) hanno “congelato” momentaneamente la loro candidatura. Un passo che i democratici hanno chiesto di fare anche a Laforgia, sulla cui candidatura si è compattata la sinistra progressista. Questa, però, ha rispedito al mittente la richiesta, mettendo a rischio la tenuta del tavolo dopo una riunione alquanto infuocata.

I laforgiani hanno ribadito il sostegno al penalista barese, ex presidente de La Giusta Causa, in quanto «persona autorevole che possa rappresentare tutte le forze del progresso e riformiste presenti nella città di Bari». Nonostante le frizioni, la sinistra progressista ha espresso la piena volontà di mantere unita la coalizione. «L’unità della coalizione sia un valore che prescinda da ogni competizione elettorale, poiché riguarda la politica prima che le politiche», scrive il fronte progressista. Che, però, si ricompatta nel sostegno dato alla candidatura del penalista, anche difronte al congelamento dei tre esponenti dem. «Le ragioni dell’azzeramento delle candidature interne al PD sono state poste congiuntamente alla richiesta di ritiro della candidatura di Michele Laforgia, con il presunto scopo di facilitare la ricerca di una sintesi unanime», si legge nel testo firmato congiuntamente dai laforgiani. «Le forze politiche che hanno sostenuto apertamente questa richiesta – motivano la loro posizione – non hanno chiarito nel merito quali fossero le ragioni per togliere dal Tavolo una candidatura a detta di tutti autorevole e di qualità».

Infine, i sostenitori di Laforgia plaudono alla scelta del Movimento Cinque Stelle, che ha dichiarato di non avere alcuna preclusione sui nomi in campo. Difronte alla candidatura di Laforgia, spiegano i firmatari del testo, il M5s «ha chiesto di ripartire da questa per ogni riflessione successiva, auspicando che si arrivi ad una sintesi unitaria». L’auspicio finale è quello di «un comune atteggiamento di equilibrio e rispetto reciproco», da e nei confronti di tutti i componenti del tavolo.

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