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domenica 15 Settembre 2024
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Bari, all’Oncologico radioterapia anche di sera: trattati oltre 300 pazienti

Oltre 300 pazienti dell’Istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari hanno potuto essere trattati ed effettuare prime visite nell’unità operativa di Radioterapia anche di sera.

In attesa del completamento dei lavori per la sostituzione di uno dei due acceleratori lineari del parco grandi macchine dell’oncologico barese, infatti, negli ultimi tre mesi l’orario per i trattamenti è stato prolungato dalle 7 del mattino alle 21.

Da giugno ad agosto sono stati 251 i pazienti che hanno regolarmente eseguito i cicli di radioterapia programmati e previsti dal proprio piano terapeutico. A questi si aggiungono 75 prime visite in più rispetto a quelle programmate, per lo più pazienti con tumore del seno e del polmone, presi in carico nei mesi di luglio e agosto.

«Nel pieno dell’estate, e con una macchina in meno per i trattamenti, abbiamo garantito a tanti pazienti di proseguire le proprie cure, senza gravare in alcun modo sulle altre aziende sanitarie della regione», spiega il direttore generale Alessandro Delle Donne.

«Tutto ciò – aggiunge – è stato possibile grazie a un’accorta organizzazione del lavoro dell’unità operativa, e alla disponibilità di tutta l’équipe di radioterapia, medici, infermieri e tecnici, che ha esteso l’orario di trattamenti fino alla sera. I due medici radioterapisti del gruppo mammella-polmone, poi, hanno permesso a tanti pazienti di avviare i trattamenti, garantendo per tutti la piena tempestività della presa in carico», conclude Delle Donne.

I lavori in corso nel bunker al piano -2 dell’Istituto, iniziati a giugno, andranno avanti fino a fine anno e prevedono non solo l’installazione di un nuovo acceleratore lineare, più veloce, più preciso e più performante, ma anche l’adeguamento dei locali esistenti.

Gli interventi in corso rientrano nel piano di rinnovo del parco macchine dell’Istituto, finanziato per oltre 12 milioni con fondi del Pnrr e Fesr.

«I lavori in corso – commenta Gero Grassi, presidente del Consiglio di indirizzo e verifica dell’Istituto – non hanno interrotto né ostacolato l’assistenza sanitaria. Tutto ciò è indice di una buona organizzazione del lavoro e, soprattutto, di un’attenzione al paziente».

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