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Bari, è tempo di Time Zones: un mix esplosivo di generi musicali in 19 concerti

Il festival Time Zones torna quest’anno con la sua trentanovesima edizione, confermandosi un punto di riferimento per gli appassionati di musica contemporanea e sperimentale. Da lunedì, fino al 15 novembre, il festival si snoderà in 19 concerti, dislocati tra 3 diverse location – Officina degli esordi, Auditorium Vallisa, Teatro Kismet – con un ricco programma che proporrà al pubblico un’ampia gamma di sonorità, dalla musica classica rivisitata alle sperimentazioni elettroniche più audaci.

Palco per gli emergenti

La caratteristica distintiva di Time Zones è sempre stata la sua capacità di presentare al pubblico artisti emergenti e sonorità innovative, affiancandoli a nomi già affermati sulla scena internazionale. Quest’anno, il festival continua questa sua vocazione, proponendo un mix di generi e cultura che spazia dal pianismo etereo di Sofi Paez – che aprirà lunedì la rassegna alla Vallisa – alle sonorità più rock di Catherine Graindorge, fino alle sperimentazioni elettroniche di Pantha du Prince e Mouse on Mars.

L’elettronica al Kismet

Tra gli appuntamenti più attesi, spicca il trittico di concerti al Teatro Kismet, che vedrà alternarsi sul palco alcuni dei maggiori esponenti della scena elettronica internazionale.

Un ricco catalogo di suoni e colori, che va dai due grandi guru dell’elettronica, i tedeschi Pantha du Prince (31/10) e i Mouse on Mars (2/11), alla strabiliante vocalist siberiana Sainkho Namtchylak special guest di “Zaratustra DER GROßE MITTAG”, il lavoro di suoni ed immagini di Mirco Magnani ispirato al “Così parlò Zarathustra” di Friedrich Nietzsche. Sempre all’interno di queste tre giornate al Kismet, va segnalato Fronte dei varchi (1/11), una produzione di Time Zones. Un lavoro costruito dal polistrumentista Davide Viterbo e dal giovanissimo Nicola Moretti nell’incrocio tra la melodia dei legni e delle corde, con l’incedere furente dei suoni elettronici: una metafora perfetta della conflittualità violenta e manichea che caratterizza i tempi moderni.

Spazio alla sperimentazione

Ma il festival offre anche l’opportunità di assistere a performance più intime e sperimentali, come il recital teatrale-musicale “A chi esita” o la sonorizzazione dal vivo del film muto “Salomè”.

La chiusura della manifestazione, con una lunga notte all’Officina degli Esordi, sarà affidata ai Memorials – duo indie-psichedelico composto da Verity Susman e Matthew Simms – e al duo new techno tutto barese dei Crossing Avenue. Saluti e baci poi con Apotek; la tastierista e produttrice di origine italiana residente a Bruxelles proporrà un set che è un’intelligente miscela di breakbeat, house e campioni lofi stratificati.

Un laboratorio di idee

Time Zones non è solo un festival musicale, ma un vero e proprio laboratorio di idee, dove la musica diventa un linguaggio universale capace di superare le barriere. Un’occasione per immergersi in un mondo di suoni e rielaborazioni del linguaggio musicale, una finestra per scoprire nuovi talenti della scena musicale internazionale.

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