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sabato 26 Ottobre 2024
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Bari in piazza per la pace: il corteo per chiedere lo stop alle guerre. Fischi contro il Governo

Sono arrivati a Bari da diversi comuni dell’intera regione – ma anche da Basilicata e Calabria – i manifestanti che, stamattina, sono scesi in piazza per chiedere la fine delle guerre e l’«impegno per la costruzione della pace».

L’evento, organizzato da cinque Reti promotrici – Europe for Peace, Rete italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, AssisiPaceGiustizia e Sbilanciamoci -, si svolge in diverse città italiane con lo slogan “Fermate le guerre, il tempo della pace è ora“.

«Non basta dire che siamo contrari alle guerre, bisogna costruire la pace. La pace si costruisce con la politica, con le scelte economiche, con le scelte finanziarie», evidenzia la segretaria regionale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, tra i promotori della manifestazione di Bari.

«Oggi – aggiunge – noi siamo circondati da un clima di guerra. Siamo dentro un’economia di guerra in cui si attaccano i diritti e i diritti fondamentali delle persone. La pace per noi significa giustizia sociale, uguaglianza: credo – conclude Bucci – che le piazze di oggi, non solo quelle della Puglia, non solo quelle di Bari, ma quelle che in tutta Italia oggi stanno colorando le strade delle città siano un grido di dolore ma anche un grande grido di speranza».

Organizzatori e partecipanti al corteo, partito da piazza Massari, chiedono la fine delle guerre in Medio Oriente, in Ucraina e in altre parti del mondo. I manifestanti chiedono anche lo stop alle spese militari per concentrare le «risorse per creare occupazione, difendere la sicurezza di chi lavora, contrastare le povertà, programmare le transizioni e rilanciare il Sud. Servono investimenti pubblici che puntino su occupazione, welfare e sviluppo», dicono dalla Cgil Puglia: «Difendiamo la pace e il diritto di tutti a una vita dignitosa».

Fischi contro il Governo

Oltre alla Cgil è presente anche l’Anpi insieme ad altre associazioni, anche studentesche. Durante il corteo ci sono stati cori contro l’Esecutivo (“Governo attento, ancora fischia il vento“, frase ripresa da una famosa canzone partigiana) e a sostegno dei palestinesi (“Siamo tutti antisionisti“).

L’assessora alle Culture di Bari, Paola Romano, ha sottolineato come «oggi più che mai Bari è una città operatrice di pace, nel solco di una grande tradizione pacifista che nasce con don Tonino Bello. Siamo qui in piazza – ha aggiunto – per ribadire il ruolo della città di Bari come costruttrice di pace».

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