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sabato 21 Settembre 2024
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Bari, Lungomare fuori gioco per i residenti: l’area sarà chiusa per il villaggio Coldiretti e la sagra di San Nicola

Il villaggio della Coldiretti dal 29 aprile fino al 1 maggio, la sagra di San Nicola fino al 9 maggio e poi, a seguire, la Race for Cure per sensibilizzare sulla prevenzione dei tumori al seno. Gli eventi che animeranno la primavera barese hanno già mietuto la prima vittima: la viabilità sul lungomare Imperatore Augusto, chiuso al traffico (dal teatro Margherita, fino alla Basilica di San Nicola) da martedì fino “al termine delle esigenze”. Ad avvisare i residenti del disagio ci hanno pensato dei semplici cartelli affissi per le strade del centro cittadino.

Non sono bastati i provvedimenti straordinari presi dal Comune per placare la rabbia dei residenti del quartiere murattiano. Chi abita nel Borgo antico ed è in possesso di regolare pass “Ztl” o “Zsr-D”, a fronte della riduzione delle aree di sosta riservate sul lungomare cittadino, potrà usufruire della sosta gratuita fino alla mezzanotte del 10 maggio, nelle aree automatizzate del lungomare Vittorio Veneto (dal lato terra) e di Pane e Pomodoro. Inoltre, i possessori dei pass potranno sostare liberamente in tutte le zone a sosta regolamentata, tranne che negli stalli delle aree a pagamento per tutti (isole azzurre).

Ma per chi abita nel resto del quartiere murattiano e per chi viene da fuori il problema traffico e parcheggio rimangono. Come sottolinea Mauro Gargano, rappresentante del Comitato di salvaguardia del quartiere Umbertino. «Ci risiamo. Possibile che non si comprenda che se per “realizzare” qualcosa si vanno a creare notevoli disagi a determinati concittadini, contestualmente vanno assunte misure idonee per limitare o compensare gli oneri a questi imposti». La critica maggiore che i residenti rivolgono all’amministrazione è quella di “sfruttare” sempre le solite cornici, dimenticando le altre zone della città che così restano abbandonate e prive di iniziative di interesse. «Gli eventi promozionali dovrebbero servire proprio a questo, promuovere ambiti territoriali poco noti o sviluppati – scrive ancora Gargano – Invece qui a Bari si sfruttano le solite “cornici” che di per se non necessitano di “promozione”. Plausibilmente sono gli eventi che necessitano dei soliti ambiti territoriali per promuoversi (a scapito di altri). Una vera inversione della funzione propria degli eventi promozionali».

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