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Bari, portare al top la condizione fisica: l’obiettivo in vista della ripresa del campionato

Mettere benzina nelle gambe e portare in equilibrio la condizione fisica della squadra, al momento alle prese con un netto sbilanciamento tra i pochissimi che hanno lavorato nel ritiro di Roccaraso e i nuovi giocatori arrivati dopo Ferragosto e nelle ultime ore di mercato. È questa la missione del Bari da portare a termine il prima possibile, approfittando della sosta del campionato, e affidata allo staff di preparatori atletici guidato dal professor Giorgio D’Urbano.

I segnali di allarme. Le prime quattro gare di Serie B disputate dalla squadra pugliese hanno messo in evidenza, soprattutto nei secondi tempi, un evidente ritardo nella condizione fisica da parte di un’altissima percentuale della rosa biancorossa, con particolare riferimento ai giocatori approdati solo nell’ultimo periodo, ma non solo. Basti pensare che circa il 70% dei nuovi innesti ha iniziato a lavorare con il gruppo soltanto a partire dal 15 agosto. Si tratta di 10 giocatori sui 15 totali arrivati nella sessione estiva di calciomercato. Solo Faggi, Nasti e Menez, che per altro è stato vittima del grave infortunio al ginocchio destro nella partita di esordio in Serie B contro il Palermo, hanno effettuato la preparazione in Abruzzo.

Le tappe del mercato dopo Roccaraso. Procedendo quindi in ordine cronologico, il primo ad aggregarsi al Bari è stato l’attaccante Sibilli, arrivato l’11 agosto, alla vigilia della sfida di Coppa Italia con il Parma. Due giorni dopo è stata la volta del portiere Brenno (13 agosto). La sconfitta contro i ducali al San Nicola ha poi probabilmente impresso un’accelerazione ad importanti trattative aperte da tempo, ma ancora da perfezionare. Non appare una coincidenza che dopo lo 0-3 subito al San Nicola il ds Ciro Polito abbia sbloccato prima il trasferimento dell’attaccante Diaw, addirittura nel giorno di Ferragosto, e poi 48 ore dopo, alla vigilia della prima gara di campionato contro il Palermo, quello del centrocampista offensivo Edjouma. Due pedine ritenute strategiche nello scacchiere del nuovo Bari e presentate dalla società pugliese come titolari, nonché come eredi naturali rispettivamente di Cheddira e Folorunsho. Il 19 agosto, all’indomani del pareggio a reti bianche contro i siciliani, è stato il giorno del centrocampista greco Koutsoupias, titolare nelle ultime due uscite contro Cittadella e Ternana, e probabilmente candidato a rivestire un ruolo di primo piano nella nuova ossatura del Bari. Bisognerà aspettare la vittoriosa trasferta di Cremona (27 agosto) per vedere chiusa, con l’arrivo di Frabotta, la caccia al terzino sinistro. Il resto è storia recente, con i trasferimenti last-minute il 1 settembre, ultimo giorno di mercato, di Aramu e Acampora, anche in questo caso destinati ad una maglia di titolare nei ruoli di attaccante e mezzala, ma oggi molto indietro dal punto di vista fisico. Sempre sul gong l’arrivo dell’attaccante Achik, quindi del portiere Farroni e del centrocampista Astrologo. L’estremo difensore Pissardo ha chiuso i trasferimenti in entrata.

Una cronistoria che spiega plasticamente quale sia al momento l’urgenza assoluta in casa Bari. Allo stesso tempo il ds Polito e il presidente Luigi De Laurentiis sono chiamati a spiegare perché ben 8 potenziali titolari siano stati ingaggiati solo nella seconda parte di agosto, quindi un mese e mezzo dopo l’apertura del calciomercato, in prossimità dell’avvio del campionato o a torneo già iniziato. Una strategia forse figlia di “questioni di budget”, ma che certamente non ha consentito alla squadra biancorossa di presentarsi ai nastri di partenza con una condizione generale, fisica e tecnico-tattica, ottimale per tentare di confermarsi e replicare l’avvio sprint del Bari 2022-2023. Un anno fa soltanto Scheidler, Salcedo e Zuzek arrivarono nelle battute finali di mercato il 1 settembre, preceduti sei giorni prima dai trasferimenti di Bellomo e Ceter. Caprile, Vicari, Benedetti, uomini mercato di un anno fa, nonché tasselli della “vecchia intelaiatura”, ebbero la possibilità di sostenere il ritiro. Dei titolari solo Folorunsho si unì alla squadra subito dopo la preparazione sull’Alto Sangro, ma avendo 20 giorni di tempo prima dell’esordio in campionato contro il Parma. Vista dunque la rivoluzione operata da Ciro Polito, soprattutto tra attacco e centrocampo, sarebbe stato opportuno permettere a Mignani di avere il tempo necessario per lavorare con la squadra e consentirle di arrivare preparata alla nuova stagione. La sensazione è che per il Bari l’anno zero in B sia quello appena cominciato.

Il ritardo nella costruzione della rosa del Bari 2023/2024

  • 6 settembre: Pissardo
  • 1 settembre: Aramu, Acampora, Achik, Farroni, Astrologo
  • 27 agosto: Frabotta*
  • 19 agosto: Koutsoupias*
  • 17 agosto: Edjouma*
  • 15 agosto: Diaw*
  • 13 agosto: Brenno*
  • 11 agosto: Sibilli*
  • prima del ritiro: Nasti*, Faggi, Menez

*potenziali titolari

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