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Bari, sospese le due vigilesse che avrebbero chiesto aiuto al clan dopo un’offesa

Sono state sospese dal servizio le due vigilesse di Bari che avrebbero chiesto aiuto al clan dopo essere state insultate da un automobilista fermato per non aver rispettato il rosso a un semaforo.

La vicenda è emersa dagli atti dell’indagine che ha portato all’esecuzione di oltre 130 misure cautelari nel capoluogo pugliese lunedì scorso.

Della sospensione si apprende da fonti del Comune di Bari.

Sono inoltre partire quattro procedure di sospensione anche all’interno dell’Amtab, l’azienda municipalizzata che gestisce il trasporto pubblico. In attesa del completamento alcuni procedimenti disciplinari.

Secondo quanto emerso dalle indagini, che ha disvelato presunti episodi di voto di scambio politico-mafioso alle elezioni del 2019, le vigilesse avrebbero chiesto aiuto a un fedelissimo del clan mafioso Parisi, Fabio Fiore (ex autista del boss di Japigia “Savinuccio”), verosimilmente per punire una persona che, dopo aver ignorato un semaforo rosso, le avrebbe insultate.

Sempre dalla stessa indagine sono emerse infiltrazioni della criminalità organizzata nell’Amtab a cui furono imposte assunzioni.

La presidente dell’Amtab: «Su di noi fango difficile da affrontare»

«In questo momento l’azienda è unita, c’è una voglia di riscatto d’immagine. La nostra azienda non è questo, è un’azienda che lavora, dove ci sono 780 famiglie che vivono per l’azienda. Gettare tutto questo fango su un’azienda di quasi 800 persone per quattro persone che in questo momento sono state raggiunte da un provvedimento mi sembra veramente pesante da affrontare. Vogliamo assolutamente che venga fatta luce». Lo ha detto a Telebari la presidente dell’Amtab, Angela Donvito, parlando dell’indagine.

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