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martedì 24 Settembre 2024
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Bari, studio Uniba e Poliba sulla copertina di iScience: «Legame tra autismo e batteri»

Un team di brillanti ricercatori dell’Università e del Politecnico di Bari ha fatto una scoperta rivoluzionaria che potrebbe cambiare la nostra comprensione dell’autismo. Grazie all’intelligenza artificiale, hanno identificato specifici batteri intestinali associati a questo disturbo neurologico.

Il gruppo, del dipartimento interateneo di Fisica, è coordinato dal direttore del dipartimento, Roberto Bellotti, ed è composto da Nicola Amoroso, Loredana Bellantuono, Mario Caruso e Andrea Lo Sasso.

Lo studio, nell’ambito di una ricerca Onu sull’ e-government, pubblicato sulla prestigiosa rivista iScience e selezionato per la copertina, ha analizzato il microbioma intestinale di persone con autismo, rivelando come la composizione di questi microorganismi possa variare significativamente da individuo a individuo.

Un passo avanti nella ricerca sull’autismo

Sempre più ricerche indicano che l’intestino e il cervello sono strettamente connessi. La flora batterica intestinale, in particolare, sembra influenzare lo sviluppo del cervello e potrebbe essere coinvolta in diverse malattie neurologiche, tra cui l’autismo.

Utilizzando avanzate tecniche di intelligenza artificiale, i ricercatori italiani sono riusciti a identificare specifici “profili batterici” associati all’autismo. Questa scoperta apre nuove prospettive per la diagnosi precoce e lo sviluppo di trattamenti personalizzati per le persone con questo disturbo.

Grazie a questa ricerca, si potranno sviluppare nuovi test diagnostici basati sull’analisi del microbioma intestinale e, in futuro, potrebbero essere messi a punto probiotici o altre terapie mirate a riequilibrare la flora batterica e migliorare i sintomi dell’autismo.

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