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Bari, su oltre 3mila case in vendita solo 117 sono accessibili ai disabili

Trovare una casa a Bari che abbia tutti i comfort per i portatori di disabilità è come cercare un ago nel pagliaio. In tutta la provincia, su 9.118 case messe in vendita online, solo 432 sono immobili accessibili: il 4% del totale. Un dato più basso rispetto alla media nazionale che si aggira attorno al 6%. Nel territorio comunale, poi, il dato è ancora più allarmante: su 3.090 annunci, sono 117 le case accessibili: il 3,7%.

Il dossier diffuso da Idealista.it, leader nel mondo del mercato online del mattone, parla chiaro: il nostro Paese, tutto intero, ha un problema con l’accessibilità. Sulle 35mila case in vendita sul sito in tutta Italia solo il 6% sono adatte a ospitare un inquilino portatore di disabilità. Il più alto numero di case accessibili messe in vendita lo si ritrova nelle città del centro-nord. Regina del podio è la capitale, che con 4.019 immobili privi di barriere architettoniche è la provincia più virtuosa. La segue Milano, con 3.382 case che soddisfano i requisiti di accessibilità. Con Padova, che siede al terzo posto con 1.047 appartamenti accessibili in vendita, l’asticella delle offerte immobiliari per i portatori di handicap comincia ad abbassarsi. Sul mercato di Venezia e Firenze, al quarto e al quinto posto del dossier, sono disponibili rispettivamente 982 e 967 immobili idonei a un inquilino disabile. La provincia del sud più accessibili è Napoli, al sesto posto della classifica con 764 case adatte. In generale, però, il Meridione veste la maglia nera dell’intera classifica: agli ultimi posti troviamo Palermo, con 441 immobili accessibili, Bari, con 432 e Catania, con 398. Meglio, comunque, di Vercelli (27 case accessibili), Vibo Valentia (26) e Enna (20). Lo studio condotto dall’impresa è dunque molto chiaro su quale sia l’andamento del mercato immobiliare nazionale, che tende a non considerare – soprattutto nelle regioni del Sud – tra i potenziali acquirenti i disabili. Proprio per questo, spiega Vincenzo De Tommaso portavoce di Idealista, l’impresa immobiliare «è impegnata in prima linea per abbattere tutti i tipi di barriere ideologiche e fisiche». Il dossier elaborato da Idealista.it «è un modo per testimoniare il nostro impegno nel campo dell’innovazione dei servizi di ricerca immobiliare» in modo tale che «sempre più persone possano beneficiare delle migliori tecnologie per trovare casa».

La strada da fare è quindi ancora molto lunga, soprattutto per il capoluogo pugliese, anche se fa ben sperare la scelta di Idealista di dedicare un filtro specifico che aiuti i disabili a individuare le case a prova di barriere.

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