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Bari, le proposte di Laforgia: il Reddito minimo comunale e la rinuncia all’aumento dell’indennità – VIDEO

Michele Laforgia, candidato sindaco a Bari per il Movimento 5 stelle e altri partiti e movimenti del centrosinistra, ha presentato nel pomeriggio due proposte per la città con l’obiettivo di contrastare la povertà: l’introduzione del Reddito minimo comunale (Rmc) e la rinuncia all’aumento dell’indennità da sindaco.

«Le diseguaglianze sono il cancro del nostro sistema economico, sociale e politico», ha dichiarato Laforgia, sottolineando come la povertà incida «sulla sicurezza, sulla qualità dell’abitare, sul decoro, sul benessere di tutti i cittadini e di tutte le cittadine, sul senso di comunità e sulla democrazia stessa».

A Bari, ha spiegato Laforgia nel corso di una conferenza stampa – a cui ha partecipato anche l’ex presidente della Regione Puglia e attuale presidente di Sinistra italiana, Nichi Vendola – quasi 10.700 nuclei familiari si trovano in povertà assoluta, circa 90mila persone sono a rischio e oltre 20mila hanno perso il sostegno del Reddito di cittadinanza con il passaggio all’Assegno di inclusione.

Per questo Laforgia propone l’Rmc, una misura di sostegno al reddito rivolta ai nuclei con Isee inferiore a 9.600 euro che non ricevono l’Assegno di inclusione. L’importo varierà tra i 300 e i 500 euro mensili, per un totale di circa 4mila nuclei familiari e un costo complessivo di 19 milioni di euro.

Oltre al sostegno economico, l’Rmc prevede la presa in carico da parte dei Servizi sociali per integrare il reddito con buoni servizio per l’accesso a prestazioni essenziali (educazione, socialità, sport, trasporti, cultura) e la definizione di un Progetto di utilità collettiva (Puc) che coinvolga i percettori in attività di interesse pubblico.

Le risorse per finanziare l’Rmc arriveranno da fondi europei e nazionali, con una razionalizzazione del Reddito di dignità 3.0 e un impegno a riprogrammare altri fondi.

Ma Laforgia vuole dare il buon esempio: «Se sarò eletto sindaco – ha annunciato – rinuncerò all’aumento dell’indennità, che negli ultimi anni è passata da 9.580 euro a 13.800 euro mensili. L’importo risparmiato sarà devoluto alle misure di sostegno alla povertà e all’inclusione sociale».

Un gesto concreto che sottolinea la volontà di Laforgia di «mettersi a servizio» della città e di affrontare con serietà e impegno la sfida della povertà, un problema che riguarda tutti i baresi e che rischia di minare le stesse fondamenta della democrazia.

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