Home Puglia Bari Comunali a Bari, scoppia la polemica sul preside della scuola “Eleonora Duse”

Comunali a Bari, scoppia la polemica sul preside della scuola “Eleonora Duse”

Le campagne elettorali sono sempre più social. Per i candidati di ogni ordine e grado è ormai quasi un obbligo aprire almeno una pagina Facebook per promuovere la propria iniziativa politica. Quello che lascia invece perplessi, è l’utilizzo di pagine e siti internet pubblici e appartenenti a una pubblica amministrazione come una scuola per sponsorizzare la candidatura del preside del suddetto istituto.

Lo “strano” caso si è verificato a Bari all’istituto statale “Eleonora Duse”. Negli scorsi giorni, la pagina Facebook ufficiale del comprensivo ha condiviso un post dal profilo personale del preside, Gerardo Marchitelli, attualmente candidato tra le fila del centrodestra con la lista “Romito Sindaco”, in cui si invitavano gli utenti a votare per lui alle prossime elezioni comunali di Bari previste per l’8 e il 9 giugno. La condivisione è rimasta online sulla pagina della scuola per circa una settimana, prima di essere rimossa. Ma l’anomalia non si è limitata a questo.

Quando i visitatori del sito internet ufficiale della scuola cliccano sul banner con il simbolo di Facebook, non vengono indirizzati alla pagina ufficiale del comprensivo Duse, bensì al profilo personale del preside Marchitelli che ha in evidenza foto di copertina e foto profilo che ritraggono il “santino” elettorale. Stranezza che è stata notata anche da alcuni utenti che sotto un post del preside commentano: «Il sito della scuola Duse contiene il link alla pagina Facebook della scuola…ma si apre questa pagina con candidatura in bella vista. È normale?». L’episodio ha generato una vera e propria bufera tanto che alcuni genitori hanno deciso di segnalare tutto al Provveditorato.

Le leggi che regolano le campagne elettorali sono molto chiare. Secondo l’articolo 29 comma 6 della legge 25/3/1993 numero 81, «È fatto divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di propaganda di qualsiasi genere, ancorché inerente alla loro attività istituzionale, nei trenta giorni antecedenti l’inizio della campagna elettorale e per tutta la durata della stessa».

Secondo l’articolo 9, comma 1, della legge 22 febbraio 2000, numero 28 «Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni». Pertanto, il personale scolastico è tenuto a rispettare il divieto di fare campagna elettorale (verbale, distribuzione volantini/schede) all’interno delle pertinenze della scuola ed è tenuto ad astenersi, nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, da qualsiasi propaganda elettorale o comunicazione politica.

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