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venerdì 27 Settembre 2024
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Contrasto alla droga, si riunisce la rete delle città italiane. Bottalico: «Agire su educazione e formazione»

«Intendiamo collaborare attivamente con le altre città coinvolte per costruire insieme un orizzonte di senso capace di agire tanto sulle pratiche sociali e socio-sanitarie quanto sulla cultura e la promozione della salute attraverso l’educazione, la formazione e la presa in carico integrata». Così l’assessora al Welfare del Comune di Bari, Francesca Bottalico, a margine del primo incontro operativo tra i sei comuni italiani firmatari della “Rete delle città italiane per una politica innovativa sulle droghe”.

Oltra a Bari, l’iniziativa coinvolge Bologna, Milano, Napoli, Torino e la Città Metropolitana di Roma.

«Saranno potenziate le azioni in campo attraverso campagne di sensibilizzazione nelle scuole e per strada, con le famiglie e nei luoghi di aggregazione con l’ausilio di unità di strada e l’organizzazione di momenti formativi con gli stessi adolescenti e giovani adulti», aggiunge Bottalico.

Nell’incontro che si è tenuto questa mattina, la città di Bologna è stata individuata come capofila della rete e gli assessori al Welfare dei sei comuni hanno deciso di lavorare per la definizione di un regolamento interno condiviso e di promuovere un programma unico di eventi itineranti sul territorio nazionale, «confrontandoci a partire dalle esperienze più significative realizzate nei diversi contesti urbani», conclude l’assessora barese.

L’intesa, inedita per gli enti locali, è nata per chiedere una riforma della legge e delle politiche sulle droghe e favorire un ruolo di maggiore responsabilità civile e istituzionale degli amministratori locali che intendono impegnarsi attivamente per avviare un processo di riorganizzazione delle politiche urbane relative al fenomeno del consumo di sostanze stupefacenti sperimentando modelli di regolamentazione sociale dei fenomeni del consumo, di mediazione sociale per garantire accessibilità e vivibilità dello spazio urbano a tutti e di promuovere politiche incentrate sulla promozione della salute e dei diritti.

Le ragioni della scelta, scaturita anche attraverso il dialogo con realtà della società civile, sono esplicitate nella Carta di intenti, superando un approccio che confida prioritariamente su risposte penali e securitarie, costruendo reti e alleanze tra enti territoriali, istituzioni, realtà sociali e comunità come unico percorso efficace per incidere in maniera integrata e interdisciplinare sulle politiche e sui fenomeni di disagio socio-psicologico che impattano sulle comunità.

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