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domenica 19 Maggio 2024
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Dal Di Venere ad Altamura: paziente colpito da aneurisma salvato “con un click”

Nei giorni scorsi gli specialisti della Chirurgia vascolare dell’ospedale “Di Venere” di Bari, allertati per un’emergenza dai colleghi del pronto soccorso di Altamura, hanno salvato la vita di un paziente colpito da aneurisma grazie alla Sanità digitale.

I medici del “Di Venere” hanno potuto verificare le condizioni di gravità del paziente attraverso la trasmissione digitale delle immagini della Tac mentre il paziente era ancora in ambulanza per il trasferimento, di studiare rapidamente il caso prima del suo arrivo, preparare la sala operatoria e la protesi adeguata per intervenire con successo su un aneurisma rotto dell’aorta addominale, una patologia con una mortalità assai elevata (tra il 70 e il 90%).

Si tratta di uno dei primi esempi concreti dell’applicazione della trasmissione digitale delle informazioni nella Asl Bari: tra un ospedale e l’altro, tra reparti lontani quasi 60 km. Distanza annullata dalle possibilità offerte dalle nuove tecnologie, in particolare la Cartella clinica elettronica che permette di eseguire consulenze a distanza, potendo richiamare con un semplice click il diario clinico del paziente, gli esami di laboratorio e le immagini radiografiche.

«Un esempio plastico di come investire in tecnologia faccia bene alla salute dei cittadini pugliesi e del sistema sanitario regionale», commenta il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

«Le immagini della Tac eseguita ad Altamura, giunte in tempo reale, tramite il sistema digitale Ris-Pacs – spiega il dottor Pino Natalicchio, direttore di Chirurgia vascolare del Di Venere e direttore del dipartimento Neuro-vascolare della Asl Bari – ci hanno consentito di azzerare i tempi di attesa preoperatori del paziente, in vista della pianificazione della procedura open o endovascolare e guadagnare tempo prezioso per eseguire un intervento delicatissimo».

Cruciale anche l’integrazione tra il sistema Cce (cartella clinica elettronica) regionale e il Sirdimm (sistema informativo regionale per la diagnostica per immagini), finanziati con fondi europei (Fesr 2014-2020) e completato con fondi Pnrr.

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