A Monopoli si fa dietro front sul temuto sfratto della guardia medica e, soprattutto dello Scap (Servizio di Continuità Assistenziale Pediatrica), dai locali attigui al pronto soccorso, per lasciare posto a una sorta di area Covid. Ne avevamo scritto solo due giorni prima, riportando le proteste delle organizzazioni sindacali su un prezioso servizio che non poteva rischiare di saltare o di essere trasferito in chissà quale sede di fortuna, soprattutto in un momento in cui l’assistenza pediatrica, con la variante Omicron che colpisce molti bambini, è a dir poco importantissima.
Il pericolo, per fortuna è scongiurato, tanto che il direttore generale, Antonio Sanguedolce, ha garantito che se deve esserci un trasferimento di sede, potrà avvenire solo nel rispetto della normativa regionale e che, comunque, al termine dell’emergenza, guardia medica e Scap, ritorneranno nella loro sede naturale.