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mercoledì 2 Ottobre 2024
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Disegni sconci e muri imbrattati, a Palese biblioteca nel mirino della gang

Un nuovo atto vandalico ai danni di un servizio sociale del Comune: ignoti si sono introdotti negli spazi gestiti dalle volontarie di Parco Garofalo Social Book a Palese. La porta di ingresso è stata forzata e, dopo aver rovistato in mobili e cassetti, gli autori del gesto hanno imbrattato con disegni osceni e vernice gli spazi interni ed esterni della biblioteca di comunità. Non è la prima volta che una struttura dedicata ai progetti di welfare cittadino viene colpita. A fine giugno dei ladri si erano introdotti nella “Casa dei bambini e delle bambine” e avevano rubato diversi oggetti, tra cui computer e giocattoli per bambini.

L’assessora al welfare Francesca Bottalico è intervenuta con un duro post di denuncia sui social per commentare l’accaduto. «Abbiamo appena appreso di un ennesimo atto vandalico a danno di un servizio educativo e sociale – scrive -Uno spazio che abbiamo scelto di intitolare, qualche mese fa, a Marielle Franco, uccisa a Rio de Janeiro per il suo impegno a tutela delle donne, delle minoranze nelle favelas del Brasile. Un luogo a forte carattere simbolico perché nasce dall’impegno di un gruppo di straordinarie donne del quartiere che si sono rese disponibili a donare il proprio tempo e competenza, in favore della propria comunità e delle nuove generazioni». Dalla biblioteca fortunatamente non è stato rubato nulla ma il gesto ha scosso ugualmente le volontarie, Raffaella Malinconico e Chiara Fusaro. «Si tratta di un vero e proprio sfregio al nostro impegno e alle tante persone che vengono qui per leggere e partecipare alle nostre attività. Non riusciamo a capire l’accanimento – racconta Raffaella Malinconico – è la prima volta che succede, finora il massimo che ci era capitato è che venissero strappate le locandine e le indicazioni che avevamo messo nel parco per segnalare lo spazio che gestiamo».

Due anni a servizio della comunità che hanno dato i loro risultati in un’area che un tempo era molto più degradata. «Non siamo un’associazione, ma due volontarie che hanno deciso di gestire questo spazio “sociale” – spiega ancora Raffaella – in due anni abbiamo raccolto più di 125 iscrizioni. Anche il contesto in cui operiamo è molto migliorato da quando sono cominciate le nostre attività. Prima il parco era abbandonato a se stesso, adesso invece le famiglie si trattengono più a lungo ed è molto più frequentato. Ci sono dei gruppi di ragazzi che stazionano da queste parti che ogni tanto infastidiscono, ma abbiamo sempre cercato di coinvolgerli». L’appello delle volontarie adesso è rivolto alle altre associazioni per unire le forze. All’interno di Parco Garofalo ci sono spazi comunali vuoti che potrebbero rendersi adatti allo scopo.

«Qui c’è sicuramente un contesto difficile – conclude Raffaella Malinconico – ma anche terreno fertile per cercare di coinvolgere i ragazzi che vivono qui. Il nostro invito è aperto a tutte le associazioni e gli educatori che vorranno darci una mano».

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