«Gli ultimi dati che sono stati raccolti sono la dimostrazione che c’è una nuova variante del Covid che è la variante criminalità», si è rivolto così don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, agli operai della zona industriale di Bari durante un incontro davanti ai cancelli della ex Om Carrelli, organizzato da Libera con le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil.
«Dove si creano situazioni di fragilità – ha detto don Ciotti – le mafie si infiltrano». Quello del lavoro, ha aggiunto, «è un problema urgente e per i problemi urgenti ci vogliono risposte urgenti, uno scatto in più da parte di tutti. Dobbiamo vigilare, ma soprattutto bisogna dare lavoro. Senza lavoro la società muore. Dobbiamo fare in modo che questi amici, queste amiche che stanno lottando per la loro dignità, per la loro famiglia, per i loro figli non siano lasciati soli. Questa è una responsabilità di tutti. Dobbiamo essere cittadini non a intermittenza e dobbiamo essere cittadini responsabili».
Don Ciotti ha commentato anche quanto sta accadendo in Ucraina: «Il dialogo è fondamentale, la pace deve essere ricostruita ma ognuno si assuma la propria parte di responsabilità. È molto bello vedere la mobilitazione che si sta creando per non lasciare soli i nostri fratelli e sorelle di questo popolo che ci è profondamente vicino».
Non bisogna dimenticare, però, secondo don Luigi Ciotti, che «in questi ultimi due anni le spese per le armi sono fortemente aumentate, mentre sono diminuite le spese per il sociale, per l’istruzione nel mondo, le spese militari guarda caso nel momento drammatico sono aumentate. Allora – ha concluso – noi dobbiamo fermarci a riflettere, ma non dimenticarci che questa guerra ci tocca da vicino, è nel nostro Occidente, sono la nostra gente, ma vi prego di non dimenticare anche le altre 33 guerre che ci hanno accompagnato in questi anni e di cui nessuno parla».