Il viceministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, questa mattina ha fatto visita al Ciheam (istituto agronomico del Mediterraneo) di Bari e ha incontrato 150 studenti che stanno frequentando i 5 corsi Master e i 2 corsi di specializzazione di questo anno accademico. Presenti anche ricercatori e tre delegazioni impegnate in attività formative nell’ambito di altrettanti progetti di cooperazione, in Egitto, in Pakistan e nel Burkina Faso.
«L’incontro odierno – riferisce il direttore del Ciheam Bari, Maurizio Raeli – finalizzato all’analisi dello stato dell’arte delle iniziative di cooperazione allo sviluppo attuate dal Ciheam Bari, rappresenta un’importante occasione per riflettere su come massimizzare gli impatti dei progetti, superare eventuali problematiche connesse con la realizzazione degli interventi, condividere le strategie del modus operandi dell’Istituto sul campo e avviare un confronto sull’impatto delle azioni di cooperazione, basato su esperienze concrete e lessons-learnt».
Attualmente presente in 17 Paesi, perlopiù della Regione Mediterranea, il Ciheam Bari lavora con la Cooperazione italiana per costruire processi di sviluppo inclusivo e sostenibile in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Ciò avviene attraverso progetti e programmi finalizzati a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni vulnerabili, agevolare una crescita equa, duratura e rispettosa dell’ambiente che generi ricadute positive in termini economici, di inclusione sociale e culturale su comunità e territori fragili.
«I rapporti tra Ciheam Bari, Maeci e Aics – continua Raeli – sono sempre stati improntati alla massima collaborazione. La nostra Organizzazione si impegnerà a potenziare le capacità locali lungo l’intera filiera agricola, favorendo nuove e proficue collaborazioni con l’Italia».
