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Femminicidio a Gravina in Puglia: lutto cittadino per i funerali di Maria Arcangela Turturo

Si terranno domani a Gravina in Puglia, alle ore 15:30 nella chiesa del Santissimo Crocifisso, i funerali di Maria Arcangela Turturo, la donna di 60 anni uccisa nella notte tra sabato e domenica.

Il marito, Giuseppe Lacarpia, 65 anni, è in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla parentela, accusato dalla Procura di Bari e dalla polizia di aver prima tentato di uccidere la moglie dando fuoco all’auto, al cui interno l’aveva bloccata, e poi di averla immobilizzata a terra e colpita provocando lesioni che hanno portato alla morte per arresto cardio-circolatorio.

Il Comune di Gravina in Puglia ha proclamato il lutto cittadino, sospendendo gli eventi pubblici programmati (inaugurazione del ponte acquedotto appena restaurato e inaugurazione di una biblioteca) e invitando la comunità a gesti di vicinanza alla famiglia e di ricordo di Maria Arcangela Turturo, come la sospensione delle attività durante i funerali o con l’osservanza di un minuto di raccoglimento.

«L’orrendo crimine che ha sconvolto Gravina in questi giorni, che ha visto come vittima una nostra concittadina, ci lascia sgomenti – commenta il sindaco Fedele Lagreca – e ci spinge a riflettere sul perché nel 2024 accadano ancora simili atti disumani, che non rappresentano assolutamente la nostra comunità, che sono commessi da soggetti indegni di appartenere ad una società che voglia dirsi moderna e civile. Oltre allo sdegno e al dolore che voglio esprimere a nome di tutti i gravinesi – prosegue il sindaco -, pur nel rispetto delle indagini ancora in corso, ci deve essere l’impegno perché episodi come questi non accadano mai più. Una donna non dovrebbe mai difendersi da chi ha accanto e nessuna donna dovrebbe mai sentirsi sola nella sua battaglia contro la violenza. Nessuna vittima di violenza di genere dovrebbe camminare da sola».

Per questo Lagreca invita «tutte le donne che si trovano in situazioni di pericolo, anche potenziale, a rivolgersi al Centro antiviolenza attivo nella nostra città e alle forze dell’ordine, per denunciare, farsi aiutare e non lottare in solitudine», conclude il sindaco.

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