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domenica 29 Settembre 2024
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Fitto: «L’Italia viaggia a due velocità. Con l’autonomia si colma un gap» – VIDEO

«Il progetto di autonomia differenziata si svilupperà su tre direttive. La prima è quella di attuare la Costituzione nel rispetto degli articoli 116, 117 e 119. Costruire delle polemiche su questo mi sembra strumentale perché i rischi che vengono ventilati per il futuro del Paese, in caso di entrata in vigore di questo provvedimento, sono la fotografia dell’esistente». È quanto ha dichiarato il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione, Raffaele Fitto, a margine della presentazione del libro di Claudio Cerasa “Le catene della destra”, nella libreria “Liberrima” a Bari.

Ma qual è la fotografia della situazione attuale? È quella di un’Italia che viaggia a due velocità, secondo l’ex governatore della Regione Puglia. «Abbiamo la certezza di un’Italia a due velocità, abbiamo la certezza dei ritardi evidenti da parte di alcune Regioni, di prestazioni essenziali che non sono adeguate. Attuando gli articoli della Costituzione sull’autonomia, in particolare il 119, che prevede interventi su coesione e riequilibrio territoriale, si possono mettere in campo misure in grado di coprire queste sperequazioni», ha sottolineato Fitto.

E non poteva certo mancare il tema del Pnrr. «La priorità del governo è raggiungere gli obiettivi al 31 dicembre di quest’anno e rimuovere gli ostacoli. Esistono procedure che metteremo in campo per accelerare l’iter – ha spiegato il ministro originario di Maglie – Abbiamo avviato una fase di ricognizione e verifica sullo stato del Pnrr. C’è un confronto all’interno della cabina di regia fra ministeri, Regioni e Comuni, ma anche con le organizzazioni di categoria e le parti sociali. A breve avremo un quadro chiaro», ha sottolineato.

«Con il ministro Fitto condividiamo la necessità di intervenire sulla semplificazione per attuare il Pnrr – ha aggiunto il sindaco Decaro a proposito dell’argomento – Non sono tabelle con numeri e titoli, ma opere pubbliche, autobus elettrici, 264mila posti di asilo nido, 26mila e 500 alloggi popolari. Dobbiamo fare presto – ha proseguito – Ma per fare presto, secondo noi sindaci, servono ulteriori procedure di semplificazione, ma anche risorse, perché sono aumentati i costi delle materie prime».

Poi il ministro Fitto ha affrontato il tema del fondo sanitario, in particolare quello delle tensioni fra le Regioni sulla ripartizione. «Il governo ha aumentato le risorse del fondo sanitario, ma non si può chiederne solo l’aumento. Occorre capire quali misure di razionalizzazione del sistema sanitario vanno portate avanti – ha dichiarato – Basta leggere i numeri delle liste di attesa, chiedere a un cittadino che ha bisogno di un pronto soccorso, leggere i numeri della mobilità passiva, cioè i fondi che le Regioni spendono per le cure in altre regioni d’Italia, per capire come il tema sia complesso e non possa essere demagogicamente licenziato come una richiesta di risorse aggiuntive e basta», ha affermato ancora l’ex governatore regionale.

E sempre a margine dell’incontro, dal sindaco Decaro è arrivata anche una battuta sulla sua possibile candidatura a presidente regionale: «Io per ora devo fare il sindaco per altri due anni, poi fra due anni capiremo che fare – ha detto il primo cittadino barese – Non lo decido io. Lo deciderà, come già successo quando mi sono candidato per fare il sindaco, la comunità del centrosinistra», ha aggiunto. Infine, sull’abuso d’ufficio, tema caro al sindaco del capoluogo pugliese, ha osservato: «Non chiediamo né l’immunità né l’impunità. Se un sindaco sbaglia deve pagare, ma deve anche sapere quali sono le regole per rispettarle con rigore. Il 93% degli amministratori locali che è stato indagato, alla fine non è andato nemmeno a giudizio. Basta questo per chiarire i limiti di questo reato», ha concluso Decaro.

Video di Andrea De Vecchis

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