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lunedì 7 Ottobre 2024
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Gravina, bimba portata dalla madre in Ucraina. L’appello del padre: «Aiutatemi»

Una raccolta fondi per Francesco e la piccola Laura. «Aiutatemi», è il grido d’aiuto di Francesco Lorusso, 44enne pizzaiolo di Gravina in Puglia, protagonista suo malgrado di una storia drammatica. L’uomo, da circa dieci giorni, non ha più notizie della figlia Laura di sei anni che dev’essere operata perché a maggio, nel Donbass, è stata colpita dalle schegge di un drone ucraino che le si sono conficcate nel braccio. La piccola soffre anche di problemi al cuore. Francesco l’aveva ritrovata dopo tre anni di ricerche. Nel 2021, infatti, la moglie, affetta da problemi psichici, gliel’aveva portata via durante un viaggio in Ucraina. Adesso, però, la bambina è svanita di nuovo nel nulla. Probabilmente è con la madre e forse in pericolo. Francesco la sta cercando disperatamente e porta avanti la sua battaglia appellandosi alla solidarietà di tutti.

La raccolta fondi

Servono donazioni che lo aiutino ad affrontare le spese di viaggio e di alloggio e quelle sanitarie per operare la piccola Laura. «Mia figlia mi manca moltissimo, perché mi è stata tolta per la seconda volta. È stato ancora più brutto. Farò di tutto per riportarla in Italia», racconta Francesco. Le autorità del Donbass, per il momento, glielo hanno impedito. Per aiutare l’uomo, a Bari, è nata l’associazione “Riportiamo a casa Laura Lorusso” che ha avviato una raccolta fondi. «Se lui abbandonasse quelle località sarebbe come abbandonare sua figlia agli occhi delle autorità locali. Questo significherebbe che se Laura un giorno tornasse nelle mani degli assistenti sociali verrebbe adottata da qualche altro», spiega Annalisa Loconsole, presidente dell’associazione.

I fatti

Laura Lorusso è nata a Donetsk il 6 marzo 2018. Durante una vacanza in Ucraina, nel 2021, la famiglia si era fermata in un centro commerciale di Kostjantynivka. Qui Irina, moglie di Lorusso, aveva chiesto al marito di andare a comprare qualcosa da mangiare per la piccola Laura. L’uomo, tornato con un panino, non le ritrovò. In serata giunse la telefonata di Iryna che fece crollare il mondo addosso a Francesco. «Sto andando a Donetsk, puoi tornare in Italia, ci penso io alla bambina. Scusami se te lo dico così, ma non ti amo più». Cominciò così la fuga della moglie e la procura aprì un’indagine penale per sottrazione di minore. Il tribunale di Bari, invece, ha dichiarato sospesa la potestà genitoriale nei confronti della donna. La situazione si è ulteriormente complicata con lo scoppio della guerra e Iryna è tornata a farsi risentire perché aveva bisogno di denaro. Chiedeva a Francesco soldi per fargli rivedere Laura e Francesco glieli dava pur di vedere la piccola. Adesso l’uomo aspetta con ansia di ritrovare la figlia e spera che gli venga concesso l’affidamento esclusivo. Laura è stata portata via dall’orfanotrofio di Taganrog e di lei, al momento, non si sa nulla.

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