Home Puglia Bari I nodi della formazione: dagli affitti alle consulte. Bari vista dagli universitari

I nodi della formazione: dagli affitti alle consulte. Bari vista dagli universitari

Si intitola “Bari città universitaria”, è firmato dal dottorando Andrea Lo Sasso e porta la data del 18 dicembre 2024, quando, nella sede dell’associazione La Giusta Causa, si è tenuto un incontro con un folto gruppo di studenti sul tema.

Si tratta di un documento che, arricchito di rilevanti contributi scientifici ed accademici, pone sotto la lente i nodi dei servizi e delle risorse offerti da Bari agli studenti universitari. Dal caro affitti fino alle consulte, passando per la mobilità sostenibile alla fruizione della cultura, il testo pone in evidenza alcuni aspetti, in parte migliorati e in parte ancora da migliorare, per rendere il capoluogo pugliese una meta europea e universitaria. Un tema che non coinvolge esclusivamente gli studenti universitari, ma l’intera cittadinanza, come si legge nel testo elaborato, dato che la città emerge «come luogo privilegiato per questi processi, non solo perché è la sede delle università, ma anche perché è un polo di attività economica, di talenti e di tecnologia».

Gli affitti

Il nodo degli affitti resta ancora tutto da sciogliere. Si tratta di un tema che ha acquisito, soprattutto nei mesi scorsi, una rilevanza nazionale, alla luce delle proteste “in tenda” organizzate da alcune associazioni studentesche. Da questo punto di vista, Bari città universitaria indossa la maglia nera: «È la città italiana – si legge nel testo – che registra il maggiore incremento nell’ultimo anno (+29%), con una stanza singola che, mediamente, arriva a costare più di 356 euro al mese».

«Nella nostra regione i dati diffusi da Immobiliare.it attestano Bari al primo posto per costo di una stanza singola in locazione. In città c’è stato un incremento del 13% del costo degli affitti rispetto ad agosto 2022. Negli ultimi anni, la crescente valorizzazione turistica del territorio ha portato con sé la presenza di sempre più ampia offerta di abitazioni turistiche con costi maggiori rispetto ad affitti brevi accessibili a studenti».

La partecipazione

Inutile nasconderlo: anche per il suo assetto urbanistico, Bari manca di luoghi di aggregazione. Un vulnus che non agevola la socialità, soprattutto tra gli studenti universitari. Per incentivare l’inclusione degli studenti universitari alla vita cittadina, è previsto uno strumento di partecipazione che il documento auspica possa divenire efficace anche nel capoluogo: le consulte.

«Sono organismi di partecipazione attiva della cittadinanza, hanno scopo solo consultivo, come suggerisce il nome, e si col locano a metà strada tra la popolazione residente e l’amministrazione comunale, con l’intento di facilitare le comunicazioni e i confronti», si legge nel documento. Proposte di miglioramento della mobilità, degli attraversamenti pedonali, della sicurezza, del verde pubblico rientrano tra le “mansioni” delle consulte. «Gli studenti universitari passerebbero dall’essere solo consumatori ad essere protagonisti attivi nella città, anche a Bari».

La fruizione culturale

Ragguardevole il patrimonio culturale a disposizione delle città universitarie. «Abbiamo censito 190 musei suddivisi tra i 32 centri museali presenti nei vari Atenei italiani – si legge nel documento – Il panorama museale delle città universitarie è quindi ricco di tradizione».

La mobilità

“Una pedalata per abbattere le disuguaglianze di genere” è il titolo dell’ultimo focus del documento. «Anche se l’uso della bicicletta sta diventando sempre più popolare, in molte città la diffusione è ancora molto ridotta». Viene citata dunque una ricerca, focalizzata su 60 città dell’Occidente tra cui anche Bari. «La maggior parte delle persone concordava sul fatto che è fondamentale aumentare lo standard delle infrastrutture costruite appositamente per la bicicletta, per consentire anche ai gruppi demografici più emarginati o avversi al rischio di iniziare a pedalare». Per questo, l’auspicio è avviare a Bari «percorsi di co-creazione», che coinvolgano attivamente le comunità locali, in quanto «essenziali per garantire che gli interventi urbani abbiano davvero successo».

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version