Home Puglia Bari I rischi per Bari, parla l’assessore Di Sciascio: «Un commissario frenerebbe il...

I rischi per Bari, parla l’assessore Di Sciascio: «Un commissario frenerebbe il Pnrr»

«Non voglio neanche pensare a una ipotesi commissariamento. Per il Pnrr sarebbe un problema. Ci sono opere per oltre un miliardo di euro che interessano Bari e nessuna può permettersi rallentamenti. Il danno d’immagine per la città? Sicuramente c’è ma per ora non abbiamo notizie di imprese che non vogliono più investire qui».

Il vicesindaco Eugenio Di Sciascio fa un sorriso quando sente la parola commissariamento. Un termine talmente lontano da Bari e da quello che è stata l’amministrazione Decaro da sembrargli quasi straniero, un ossimoro inconciliabile con i grandi appuntamenti che aspettano Bari, non ultimo il G7 che vedrà la Puglia trasformarsi in un palcoscenico per il mondo. In discussione, inevitabilmente, c’è tutto il lavoro svolto in questi anni. Si rischierebbe di andare ben oltre il danno d’immagine e avere conseguenze economiche rilevanti. È anche per questo che da martedì, quando è stata ufficializzata la nomina della commissione che dovrà esaminare il “caso Bari”, la polemica sembra inarrestabile.

Vicesindaco, che impatto sta avendo sulle imprese il caos mediatico seguito alla nomina della commissione da parte del ministero degli Interni?

«Per fortuna fino ad oggi non registriamo nessun passo indietro sugli investimenti. Stamattina (ieri, ndr) una importante multinazionale, la Saint-Gobain che opera nel campo dell’edilizia, ha confermato la realizzazione di una nuova linea di produzione che verrà attivata nell’area industriale entro fine anno. Non ci sono passi indietro, chi mi ha chiamato in questi giorni l’ha fatto solo per esprimere la propria stima e solidarietà verso l’amministrazione».

C’è un rischio per l’immagine della città qualora le polemiche politiche continuassero?

«Una narrazione sbagliata non può che danneggiare il territorio, questo è evidente. Negli anni abbiamo seminato tanto e il grande interesse delle imprese per il territorio di Bari non è casuale. Vogliamo continuare il percorso intrapreso. Confidiamo nella capacità di distinguere le cose vere da quelle false ma è chiaro che queste polemiche alla lunga possono fare male».

Cosa cambierebbe per la città e per gli investimenti del Pnrr in caso di commissariamento?

«Teoricamente non dovrebbe cambiare nulla, nella realtà invece sarebbe un problema. Parliamo di oltre un miliardo di euro di interventi e di una macchina amministrativa molto complessa. A un commissario servirebbe parecchio tempo anche solo per capire come funziona e dove mettere le mani. Ci sarebbe inevitabilmente un rallentamento nelle opere a vario livello».

Ad oggi si è in linea con i programmi?

«Sì ma nessuno può permettersi di sedersi e aspettare. Sono tutti interventi che devono seguire tempistiche precise che tutte le istituzioni coinvolte si sono impegnate a rispettare».

Bari è una città che negli ultimi anni ha scalato le classifiche tra le mete turistiche più apprezzate oltre ad accogliere investimenti da ogni parte d’Europa e del mondo.

«Siamo una città sana, che lavora. Penso che tutto questo non possa scomparire facilmente anche perché chi vive il territorio poi sa anche come stanno le cose. Penso che la questione criminalità vada lasciata gestire alle Forze dell’Ordine e alla Giustizia e che non dovrebbe diventare mai uno strumento politico. Resto fiducioso sul fatto che alla fine il lavoro che abbiamo fatto in questi anni sia più forte di tutto e che i fatti prevalgano sulle parole».

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version