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domenica 1 Settembre 2024
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I vent’anni dell’associazione Gens Nova a Bari: «Abbiamo parlato a oltre 55mila ragazzi»

Vent’anni di associazionismo, vent’anni di volontariato, vent’anni all’insegna della tutela delle fasce deboli della popolazione, portando avanti una duplice missione, quella della prevenzione e quella della repressione. L’associazione Gens Nova, guidata dal presidente Antonio La Scala, sabato scorso ha compiuto vent’anni, un traguardo importante celebrato nella sala consiliare di Palazzo di Città.

Consolidata realtà del territorio che, sin dalla sua nascita, ha incarnato l’autentico spirito del volontariato grazie alla continua attività di sensibilizzazione e di prevenzione in favore delle fasce deboli e delle categorie più vulnerabili della comunità, tantissimi sono i risultati raggiunti dall’associazione, diffusa in maniera ormai capillare su tutto il territorio nazionale. Nata da un’idea dello stesso presidente La Scala, Gens Nova agisce attraverso una rete di professionisti in grado di fornire tutela gratuita alle vittime di qualsiasi forma di violenza. Negli anni, l’associazione ha organizzato diverse iniziative quali corsi di formazione sulla prevenzione del fenomeno delle truffe agli anziani, progetti di assistenza ad anziani e persone con disabilità nelle spiagge e nei luoghi pubblici, donazione di libri alle famiglie meno abbienti, incontri sul tema della legalità nelle scuole (insieme alla Direzione investigativa Antimafia), progetti di contrasto al bullismo e cyberbullismo, istituzione di borse di studio istituite in favore di studenti meritevoli.

Spesso i numeri sono freddi, è vero, ma tante altre volte servono a fotografare meglio alcune situazioni. Come nel caso di quelli resi noti durante la cerimonia dallo stesso presidente La Scala, che ha evidenziato come l’associazione, nel corso di questi due decenni, abbia parlato a 55mila ragazzi nelle scuole, ma anche come, nell’ultimo triennio, a Gens Nova siano arrivate 520 richieste di aiuto. Tutte per fatti gravi, ha sottolineato il presidente, per casi di femminicidi, di violenze sessuali, di cyberbullismo, di percosse.

«Siamo la dimostrazione che si può fare associazionismo sano, puro, senza particolari finalità se non quella di tentare di fare del bene», ha detto il presidente La Scala durante la cerimonia, che ha rappresentato anche l’occasione per uno scambio di doni. Tra gli altri, l’assessora al Welfare del Comune di Bari, Francesca Bottalico, ha donato una targa all’associazione Gens Nova. «All’associazione Gens Nova per i suoi vent’anni di storia associativa, impegno sociale e promozione culturale. Al suo presidente, ai suoi soci e alle sue socie per il contributo prezioso che hanno donato alla nostra città»: questa la motivazione che si legge sulla targa, mentre il presidente della commissione comunale Cultura e Scuola Giuseppe Cascella ha donato una statua che simboleggia la vittoria, su cui si legge: «Vent’anni di successi, di associazionismo e di impegno sociale. Al presidente Antonio La Scala e a tutti i suoi volontari».

Anche l’associazione Gens Nova ha donato una targa e delle pergamene alle figure con cui collabora a stretto contatto durante la sua attività. «Un sentito ringraziamento per l’attività svolta nel corso della propria carriera a favore dell’affermazione della legalità e della solidarietà sociale», si legge nella targa donata al prefetto di Bari, Francesco Russo, mentre agli esponenti del Comune di Bari sono state donate delle pergamene come segno di ringraziamento per aver realizzato con passione e determinazione le varie collaborazioni e i vari progetti.

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