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Il presidente della Corte d’appello, Franco Cassano, dopo l’incontro con Nordio: «Ci ha ascoltato, ora aspettiamo le risposte»

«È stato un incontro interessante. Abbiamo ascoltato e siamo stati ascoltati. Abbiamo rappresentato tutte le nostre difficoltà e le nostre esigenze, i nostri bisogni e le cose che non funzionano». È soddisfatto il presidente della Corte d’appello di Bari, Franco Cassano, dopo l’incontro con il ministro Nordio in Corte d’appello.

Che risposte avete avuto?

«Sul piano dell’informatizzazione degli uffici, penso che avremo a breve delle risposte concrete. E anche sul piano di quelli che un tempo si chiamavano “sportelli della giustizia”».

Cioè?

«Sono previste delle novità che consentiranno ai cittadini di conoscere lo stato delle pratiche della giustizia o di chiedere certificati penali. Si tratta di una digitalizzazione più veloce, non solo interna alla macchina della giustizia ma anche nei rapporti tra cittadini e magistratura. Su questo sono arrivate risposte che credo verranno realizzate in tempi più rapidi».

Che altro avete chiesto?

«Modifiche della riforma Cartabia, sia civili che penali, ma qui il ministro ha chiesto delle proposte pratiche, concrete. Gliene abbiamo prospettate alcune e lui ha preso nota».

Avete parlato di edilizia giudiziaria?

«Ormai il percorso della Cittadella è più che avviato e ora deve seguire i suoi step. Era molto interessato a vedere la situazione in cui versano la Procura e il Tribunale penale proprio in attesa del Parco».

Anche nel distretto di Bari c’è grande carenza di personale.

«Gli abbiamo rappresentato la necessità di rimpinguare il personale amministrativo, che è la cosa più urgente. Il ministro ha convenuto con noi e su questo si impegnerà a realizzare, in tempi rapidi, i concorsi per il personale amministrativo. È l’urgenza maggiore: in Corte d’Appello, ad esempio, manca circa il 20 per cento del personale amministrativo, anche se l’anno scorso eravamo intorno al 35 per cento».

E per i magistrati?

«Ne mancano parecchi: 8 su un organico di 68».

Che ne pensa delle risposte che avete avuto?

«Alcune verranno in tempi relativamente brevi, mentre altre verranno nel medio-lungo periodo, se mai arriveranno. Perché poi alla fine si parla soltanto di questioni ideologiche tipo la separazione delle carriere o delle intercettazioni. Ma ci sono problemi pratici che per noi sono altrettanto importanti ma più urgenti».

Come giudica l’intitolazione dell’aula all’avvocato Sisto?

«La richiesta dell’intitolazione proviene direttamente dal consiglio dell’ordine degli avvocati di Bari, che ha formalizzato la domanda della famiglia. Posso dire che nel prossimo futuro altre aule verranno intitolate ad altrettanti avvocati e magistrati, ad iniziare da Salvatore De Feo, a cui sarà intestata un’aula già ad aprile».

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