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Il sopralluogo dell’archistar De Pineda all’ospedale di Monopoli-Fasano: «Nasce in un paesaggio speciale» – FOTO

«Questo ospedale esprime un concetto nuovo, pensato e realizzato per sorgere proprio in questo luogo che ha un paesaggio così speciale, immerso tra gli ulivi monumentali che sono vere e proprie sculture naturali». Così Albert De Pineda, archistar catalana progettista e direttore artistico del nuovo ospedale del Sud Est Barese, a margine del sopralluogo che ha tenuto questa mattina sul cantiere tra Monopoli e Fasano.

L’opera è stata firmata in raggruppamento con la Società di Ingegneria e Architettura Manens S.p.A. e con lo studio Mauro Sàito Architetto.

Si tratta, ha spiegato De Pineda, di «una struttura con un impatto ambientale molto basso e perfettamente integrata con il paesaggio che, però, pur avendo grandi dimensioni è costruita a misura d’uomo, tenendo cioè sempre presente che l’ospedale deve essere fatto su “scala umana”, far sentire il paziente il più possibile in un ambiente domestico, come fosse a casa sua. La qualità realizzativa – ha aggiunto – è molto alta, ogni degenza è in rapporto stretto con il verde esterno, per cui penso che anche questo contribuirà alla guarigione o al recupero dei pazienti. Tutto, dall’uso della pietra locale al colore, contribuisce a far sì che questo ospedale sia stato concepito non in maniera standard, artificiale, ma disegnato per integrarsi con questo luogo».

De Pineda ha già progettato l’Hospital del mar di Barcellona e, come fatto per quello di Monopoli-Fasano, l’ospedale dev’essere perfettamente integrato nel luogo in cui sorge. «Un paesaggio speciale» è incastonato tra il mare e gli alberi secolari. Singolare a livello urbanistico e architettonico, ma anche dal punto di vista della sostenibilità (il nuovo ospedale barese è progettato per consumare il 30% di energia in meno), dell’organizzazione funzionale e, ancora, della capacità di far sentire il paziente a casa.

«Oggi è una tappa importante quest’opera è davvero essenziale per questo grande territorio perché si tratta di una struttura ospedaliera avveniristica e di eccellenza», ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese.

Per il direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce, «il lavoro dell’architetto De Pineda e del suo team è la dimostrazione plastica di come si possa unire la funzionalità architettonica del nuovo ospedale alle più moderne esigenze dell’assistenza sanitaria senza intaccare la bellezza dei luoghi, anzi riuscendo ad inserire mirabilmente un edificio di queste dimensioni nel contesto ambientale che lo circonda e al servizio di un vasto territorio e un bacino di 260mila persone».

L’uso della luce naturale, del disegno biofilico, ispirato cioè ai canoni della natura, come fonte di benessere e di materiali caldi e legati alla tradizione e all’ambiente locale sono caratteristici delle realizzazioni dello Studio Pinearq, non solo per ottenere il rispetto della privacy grazie alla creazione di spazi a misura di ogni paziente, ma anche per raggiungere l’obiettivo complessivo dell’attività di progettazione ospedaliera: umanizzare le infrastrutture sanitarie per moltiplicare le possibilità di recupero e guarigione.

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